Milano, ecco la baraccopoli rom vicino all'ospedale Sacco

A Milano esiste una vera e propria baraccopoli a due passi dall’ospedale Sacco dove vivono un centinaio di rom ma anche qualche nordafricano

Milano, ecco la baraccopoli rom vicino all'ospedale Sacco

A Milano esiste una vera e propria baraccopoli a due passi dall’ospedale Sacco dove vivono un centinaio di rom ma anche qualche nordafricano. A documentarlo è stato un sopralluogo effettuato in via Grassi 93 da Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del gruppo misto.

"L’aspetto più sconvolgente è la baraccopoli costruita dai rom al confine con l’autostrada A8: almeno una decina di casette in legno, con tanto di serratura e frigoriferi, dove le famiglie con bambini (che non vanno a scuola) al seguito vivono in condizioni igienico-sanitarie raccapriccianti", racconta la Sardone che ha girato lungo questa enorme area abbandonata e piena di eternit. Una distesa di favelas che si protrae lungo tutta l'autostrada e dove ogni famiglia di rom si è fatta suo "mini-appartamento" con tanto di materassi, tavolini da giardino e armadi. Al secondo piano dello stabile abbandonato e ricolmo solo di spazzattura e detriti hanno, invece, trovato ripao i nordafricani. "È inconcepibile – continua Silvia Sardone – che a poca distanza dall’area Expo proliferi un microcosmo del genere dove decine di abusivi fanno quello che vogliono alla luce del sole. In diverse occasioni sono scoppiati incendi causati dagli occupanti intenti a smaltire illegalmente i rifiuti e i residenti delle case vicine sono preoccupati per l’aria che respirano, oltre alla situazione di completa insicurezza che li circonda". "I nomadi mi hanno espressamente detto che non hanno la minima intenzione di andare a lavorare, preferendo vivere qui, in mezzo a topi e rifiuti", aggiunge la condigliera che descrive l'intera zona come "buco nero tollerato dalla giunta Sala", una specie di "città nella città dove regnano degrado e illegalità, ormai i classici marchi di fabbrica della sinistra a Milano”.

La Sardone, infine, invita il sindaco Beppe Sala a girare per le periferie come via Grassi che sono "lasciate a marcire in nome di un buonismo nocivo che di fatto premia rom e clandestini a discapito dei cittadini onesti”.

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