Maria Sorbi
Un milanese su dieci fa uso di droga. O ha provato qualche sostanza stupefacente, almeno una volta. Cannabis, cocaina e crack, ecstasy e anfetaminici, eroina e oppiacei, e «sballi» chimici alternativi: si stima che nella metropoli nell'ultimo anno più di 112mila persone (il 13,3% della popolazione totale di residenti) abbiano consumato almeno una sostanza illegale. Circa 85mila lo hanno fatto negli ultimi 30 giorni.
Il dato emerge da una ricerca commissionata dall'Ats Città metropolitana di Milano e condotta dall'Istituto di ricerche Emg su un campione di 3mila residenti nel capoluogo lombardo, sia italiani che stranieri, tra i 15 e i 64 anni. Rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti, i numeri del report 2015 sono praticamente stabili (in alcuni casi in lieve diminuzione, in altri in lieve aumento), ma «questo non deve ingannare», avverte Riccardo Gatti, che dirige il Dipartimento Dipendenze di Milano nell'Ats della metropoli. «Potrebbe passare inosservato - spiega - un problema che esiste ma non si vede, non fa notizia. E invece il rischio che all'improvviso scoppino epidemie specifiche c'è. I numeri ci dicono infatti che abbiamo in generale una popolazione molto ampia che è predisposta all'uso in qualche forma di sostanze legali o illegali per modulare il proprio stato mentale e fisico». Seppur in modalità diverse, il fenomeno non risparmia nessuna fascia d'età. «I nostri studi si fermano a 64 anni, ma visto che gli over 65 sono una popolazione ancora attiva forse dobbiamo cominciare a guardare anche a questa fascia: potremmo avere delle sorprese» avverte l'esperto. «Oggi la barriera dell'illegale viene superata da tanti ed è meno percepita, una volta implicava la frequentazione di luoghi particolari. C'è una sorta di conformismo alla rovescia. E questo deve preoccupare».
A ogni voce le percentuali che fotografano i consumi di Milano sono leggermente più alte rispetto alla media lombarda: più di 97 mila residenti nella metropoli hanno dichiarato consumo di cannabis almeno una volta negli ultimi 12 mesi (11,5% contro il dato regionale dell'11%), quasi 17mila hanno usato cocaina o crack nell'ultimo anno (2% contro l'1,8%), oltre 12mila ecstasy e/o anfetaminici (1,4%), circa 2.500 eroina/oppiacei (0,3%). E nel bazar dello sballo ci sono anche le altre sostanze stupefacenti, dalla cannabis sintetica al popper, dalle smartdrug alla ketamina, dal metadone alla superpill: quasi 37mila residenti di Milano, secondo le stime che emergono dalla survey, ne avrebbe fatto uso almeno una volta negli ultimi 12 mesi (il 4,4% rispetto al dato lombardo del 3,9%).
Lo studio tiene conto anche delle sostanze legali e delle altre dipendenze. Il consumo di alcol è stato dichiarato negli ultimi 12 mesi da oltre 566mila residenti di Milano, il 67% del totale. Ma il 15,3% è arrivato anche a ubriacarsi nell'ultimo anno, e il 5,9% ha fatto binge drinking (abuso di alcol), percentuale che sale all'11,9% fra i 15-24enni. E poi c'è il fumo.
E ancora il gioco, dai videopoker ai gratta e vinci, sperimentato dal 24,1% del campione. La media è di sei giocate al mese. Ancora: circa 60mila milanesi hanno utilizzato almeno un farmaco a base oppiacea negli ultimi 12 mesi o hanno pasticciato con le medicine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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