Milano, invasione di topi nel cantiere in zona Maciachini

Fratelli d’Italia ha sollecitato un intervento di MM dato che gli stabili di edilizia popolare sono gestiti da Metropolitana Milanese

Milano, invasione di topi nel cantiere in zona Maciachini

Molta preoccupazione a Milano in zona Maciachini dove vi è una vera e propria invasione di topi all’interno di un cantiere. Nel giugno del 2019 MM Spa aveva indetto un bando per la manutenzione straordinaria del complesso residenziale di via Antonino Giuffrè 8 e via Dino Villani 3 a Milano. Si tratta di due stabili di 8 piani ciascuno e 438 alloggi, che fanno parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune di Milano, gestito appunto da MM Spa.

A Milano si cammina tra i topi

Il cantiere è partito e i disagi sembrano essere all’ordine del giorno. Fratelli d’Italia, che sta continuando il suo Dossier sull’edilizia popolare in città, dopo aver raccolto diverse segnalazioni provenienti dai residenti, ha sollecitato un intervento di MM. Tanto per rendere l’idea, a Bruzzano era dovuto intervenire l’assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Milano, Gabriele Rabaiotti, per il problema delle case rosse che tracimano acqua dai muri per gronde intasate da anni. Adesso i cittadini milanesi hanno puntato il dito su un altro problema di notevole importanza: la presenza di numerosi topi nel cantiere.

Riccardo Truppo, consigliere di Fratelli d’Italia, ha spiegato che “i tecnici MM hanno assicurato che stanno correndo ai ripari, ma a noi sembra già troppo tardi. I cittadini hanno paura di passare nei cortili con i bambini per i troppi topi che saltano da un nascondiglio ad un altro". A fargli eco anche Enrico Turato, consigliere di FdI in Municipio9, che ha rincarato la dose sottolineando che "attualmente è presente un cantiere in corso che lavora all'efficientamento energetico ma ci si chiede come mai il cantiere sia così in ritardo rispetto all'arrivo della primavera e dell'estate causando l'impossibilità di affrontare i mesi caldi con i condizionatori attivi".

I disabili costretti a restare a casa

I problemi qui sarebbero anche più complessi data la presenza di barriere architettoniche per disabili che li costringono a restare chiusi nelle proprie abitazioni. Da una parte le mamme e i papà non si fidano a passare nei cortili con i propri bambini, camminando tra un topo e l’altro. Dall’altra parte, i disabili sono costretti a non uscire di casa per le barriere architettoniche che rendono difficile, se non impossibile, il percorso.

E pensare che all’inizio del bando era stata assicurata la presenza di un laboratorio che per tutta la durata dei lavori sarebbe servito da sportello amico per i residenti, ascoltandone i bisogni, organizzando incontri per promuovere la cura degli spazi comuni, le buone regole di convivenza e per sensibilizzarli sui temi ambientali. Forse tra i temi ambientali c’è anche la salvaguardia di intere famigliole di topi.

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