Nuova moschea in via Padova a Milano: "Come un ghetto islamico"

Una cifra irrisoria per la realizzazione di una nuova moschea in via Padova a Milano: prosegue l'islamizzazione di quella parte di città

Nuova moschea in via Padova a Milano: "Come un ghetto islamico"

La giunta di Beppe Sala continua a spingere sulle agevolazioni agli stranieri. Palazzo Marino sta lavorando per creare quasi un ghetto islamico nel cuore di Milano, nella zona di viale Padova. L'ultimo in questa direzione è l'approvazione del progetto per la costruzione della moschea negli spazi che erano degli ex bagni pubblici di via Esterle. La gestione della nuova moschea sarà della Casa della cultura islamica di via Padova 144. Questa fattispecie risulta essere deleteria per il tessuto sociale della città, in cui si continua a favorire la comunità straniera, dando una percezione di disparità.

Silvia Sardone ha denunciato questa nuova situazione, sottolineando che "il sindaco Sala, la sua giunta e tutta la maggioranza hanno deciso di trasformare la zona di via Padova in un grande ghetto islamico". L'esponente della Lega ha voluto mettere il focus sull'associazione che avrà la gestione della moschea, "che in questi anni ha svolto la funzione di luogo di culto in maniera abusiva. Questa moschea è stata frequentata anche da Issam Shalabi, il terrorista legato all’Isis arrestato in via Meucci nel 2018". Anche per questo motivo Silvia Sardone ha parlato di "schiaffo a tutti i cittadini onesti e perbene".

Nonostante siano emerse criticità nella gestione abusiva dei luoghi di culto, alla sinistra di Milano non sembra interessare e mandano avanti il progetto con il paraocchi. "Tutto ciò alla sinistra radical chic non sembra importare nulla, anzi pensa pure di regolarizzare posizioni al di là della legge. Sarà divertente, si fa per dire, anche capire in che modo prenderanno lo sgombero gli antagonisti della rete Noi ci siamo e i clandestini che da tempo occupano abusivamente gli ex bagni pubblici in condizioni igienico sanitarie indecenti", ha proseguito Silvia Sardone.

L'esponente della Lega ha voluto anche mettere il focus sul costo (irrisorio) che dovrà affrontare l'associazione: "Per 1.500 metri quadrati di spazi la comunità musulmana che ha vinto il bando sborserà 480.000 euro: una cifra irrisoria se pensiamo alla media del mercato immobiliare milanese".

Tutto questo dovrà essere messo al centro di un'attenta vigilanza da parte dell'opposizione a Palazzo Marino "per tutelare la sicurezza dei cittadini che non meritavano certo una nuova moschea nella zona (c’è già quella di via Padova 366) ma anzi di poter usufruire degli ex bagni pubblici dopo una loro totale riqualificazione".

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