Pedina una donna nei pressi della stazione della metropolitana, poi scatta e la aggredisce con violenza per impossessarsi del suo smartphone, ma per fortuna la scena non passa inosservata ad una pattuglia di carabinieri di Sesto San Giovanni (Milano) che riescono a far scattare le manette ai suoi polsi dopo averlo inseguito.
Il responsabile è un pluripregiudicato marocchino di 32 anni, tale F.E.M.K., residente in un appartamento di Cinisello Balsamo (Milano) poi perquisito a fondo dagli uomini dell'Arma, i quali hanno ritrovato numerose ed evidenti testimonianze della sua intensa attività di rapinatore seriale.
L'episodio a cui si fa riferimento, secondo quanto riportato dalla stampa locale, si è verificato durante la tarda serata dello scorso lunedì 6 aprile. Sono all'incirca le ore 21:30 quando la vittima, una donna di 48 anni, stava percorrendo piazza della Repubblica, nelle vicinanze della stazione metropolitana di Sesto Rondò. È a questo punto che sarebbe stata notata e presa di mira dal malvivente nordafricano, il quale ha iniziato a seguirla a distanza prima di entrare in azione.
Un rapinatore, tra l'altro, discretamente accorto. Tanto da indossare anche una mascherina chirurgica a parziale copertura del volto, valida tanto per nascondere la propria identità quanto per evitare di attirare su di sè l'attenzione delle forze dell'ordine in questo periodo di rigide restrizioni imposte nel tentativo di contrastare la diffusione del Coronavirus.
Il magrebino è scattato verso la donna e l'ha aggredita con una violenza inaudita, con lo scopo di sottrarle il telefono cellulare di sua proprietà. Colpita con calci e pugni, la vittima è costretta a cedere ed a lasciare l'apparecchio elettronico nelle mani del rapinatore, che fugge a gambe levate dal posto.
Tutto inutile visto che, per fortuna, una pattuglia di carabinieri in borghese del nucleo operativo radiomobile assiste alla scena e si lancia immediatamente all'inseguimento del responsabile, riuscendo infine a bloccarlo ed a trarlo in arresto. Personaggio già noto alle forze dell'ordine per una serie di reati contro il patrimonio e contro la persona, oltre che disoccupato, F.E.M.K. è stato sottoposto a perquisizione e successivamente condotto nel suo appartamento di Cinisello Balsamo, dove gli uomini dell'Arma hanno proseguito con le indagini. Qui è stata ritrovata una considerevola quantità di refurtiva, materiale accumulato dopo mesi di rapine e furti, tutti compiuti nel territorio di Sesto San Giovanni almeno a partire dal mese di gennaio.
Con l'accusa di rapina e ricettazione, il recidivo nordafricano è finito dietro le sbarre del carcere di Monza, dove resta in attesa di giudizio.
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