È finito finalmente in manette un cittadino straniero autore di numerose rapine effettuate nella città di Milano. Ad essere particolarmente presi di mira dal criminale diversi centri estetici, dove il soggetto faceva irruzione armato di coltello per farsi consegnare il denaro.
Ad occuparsi del fermo gli agenti del commissariato Garibaldi-Venezia, che hanno condotto le indagini con la collaborazione dell'ufficio statistiche e analisi criminale della divisione anticrimine della questura di Milano.
Tutto, stando a quanto riferito dai quotidiani locali, è partito dal colpo messo a segno dallo straniero durante la serata dello scorso giovedì 6 febbraio. Introdottosi a volto coperto all'interno di un centro estetico sito in via Melchiorre Gioia, il malvivente aveva sopreso la titolare mentre questa si trovava impegnata nel proprio lavoro con una cliente. A quel punto l'uomo, con un cappuccio calato sul viso, aveva estratto un coltello a farfalla dalla lunga lama ed ordinato alle donne di non fare resistenza e consegnargli il denaro di cui erano in possesso. Ottenuti i cellulari delle presenti, l'intero incasso ed i soldi delle clienti, lo straniero si era dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Grazie alla pronta denuncia delle vittime, la polizia ha dato immediato avvio alle ricerche del responsabile. Fondamentali nell'individuazione del soggetto le immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza presenti proprio all'interno dell'esercizio commerciale ed il segnale gps trasmesso da uno dei telefoni cellulari sottratti.
Le caratteristiche del colpo commesso il 6 febbraio hanno permesso di ricostruire un modus operandi ben preciso seguito dallo straniero, attraverso il quale gli investigatori sono riusciti a ricollegare almeno altre 5 rapine. I blitz avevano come obiettivo sempre dei centri estetici, tutti in zona Garibaldi Venezia, Greco Turro e Città Studi, due dei quali gestiti da cinesi e presi di mira tra gennaio e febbraio dell'anno corrente: ecco il motivo per cui gli inquirenti hanno ribattezzato l'operazione col nome "Beauty".
Il malvivente agiva sempre poco prima della chiusura dell'esercizio commerciale, grossomodo tra le 19 e le 22, utilizzando un caratteristico coltello a farfalla con manico dorato e lama lunga 15 centimetri.
Riunendo tutti gli elementi a loro disposizione, gli agenti della polizia di Stato hanno fatto scattare le manette ai polsi del responsabile, un clandestino kosovaro di 45 anni tuttora in stato di fermo con l'accusa di rapina aggravata. Dalle verifiche effettuate sul suo passato è risultata evidente una lunga scia di precedenti per furti aggravati, commessi almeno a partire dal 1990, oltre che una moltitudine di alias utilizzati nel tentativo di sviare eventuali indagini nei suoi confronti.
Il malvivente si trova ora recluso dietro le sbarre del carcere di San Vittore di Milano.
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