A Milano un weekend sotto una pioggia...di libri

Milano, nonostante sia la capitale dell'editoria, è ancora orfana di una vera grande fiera del libro come, a poca distanza, hanno Torino e Mantova. Ma certo non manca di un florilegio di appuntamenti annuali che, di volta in volta, toccano differenti specializzazioni del settore. Come nel caso del «Salone del libro usato» a Fieramilanocity, del Salone della piccola e media editoria indipendente, e ancora della «Mostra del libro antico» fondata da Marcello Dell'Utri. L'ultima manifestazione, che ha aperto i battenti in questi giorni al parco Esposizioni di Novegro, prende il nome di «Milano Book Fair» e ha la pretesa di dare per il via ad un appuntamento internazionale aperto a tutti gli editori. Se ne era sentito parlare mesi orsono allorchè l'idea di intitolarla Salone internazionale del libro di Milano aveva fatto nascere un contenzioso con il Salone di Torino sui diritti del marchio. Una schermaglia legale risolta dalla società organizzatrice, la MJM, che ha eliminato il termine «Salone» trasformando il titolo in «Milano Book Fair». Pronti via, e da ieri la grande sfida è cominciata, con il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e della Commissione Europea. Per tutto il weekend, fino a lunedì, il parco di Novegro si trasforma in un palcoscenico di 250mila metri quadri per 220 editori. Obbiettivo -sottolineano gli organizzatori - «rilanciare Milano come polo culturale d'Italia e del mondo». Chiariamo subito, a scanso di equivoci, che anche in questo caso i riflettori sono sulla piccola e media editoria e sono assenti le grandi case milanesi e nazionali. Ma lo sforzo del progetto diretto da Jacqueline Miu va certamente incoraggiato, anche perchè il programma di queste giornate non manca di spunti interessanti. Per rispettare il genius loci è stato scelto un tema conduttore, quello della Scienza e Tecnologia, che si ispira al genio di Leonardo, a cui è stata dedicata l'anteprima del volume «I segreti del Codice Atlantico» (DeAgostini). Il fil rouge scientifico è inoltre alla base di incontri con gli autori e conferenze, come quella che ieri ha visto la relazione dell'astrofisico inglese Joseph Silk, e che vedrà intervenire esperti come il professor Alberto Diaspro sul tema delle nanotecnologie, l'astronauta Umberto Guidoni, l'informatico Salvatore Aranzulla. Padrino di questa prima edizione sarà il paroliere Mogol che presenterà in anteprima la sua opera Ciliegie e amarene (Minerva), «un viaggio nella vita raccontato attraverso poche manciate di parole, aforismi e pensieri...». Paese ospite del Milano Book Fair è l'Argentina, qui rappresentata da un gruppo di autori che racconteranno al pubblico lo stato culturale contemporaneo del Paese di Borges. Una sezione sarà inoltre interamente dedicata ai bambini e alle famiglie con laboratori, aree gioco e anche un Planetario di ultima generazione. Immancabile un premio, destinato alla letteratura internazionale, e che prevede dodici riconoscimenti per le personalità maggiormente distintesi nella narrativa, nella poesia e nell'arte.

Il Premio «Nux» di quest'anno sarà intitolato a Giuseppe Girolamo, eroe e salvatore del naufragio della Concordia, che ha sacrificato la propria vita per salvare un bambino. «Un Premio - dice la Miu - che vuole essere portavoce di solidarietà e libertà di pensiero».

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