La revisione del Pnrr e il ruolo delle Città metropolitane, l'impatto del conflitto sulle imprese, il caro energia e le materie prime introvabili. Sono alcuni degli argomenti che Assolombarda ha voluto portare all'attenzione del governo durante l'incontro di ieri con la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini. «Servono misure strutturali e di lungo periodo, con particolare riferimento all'energia» avverte il presidente Alessandro Spada, convinto che in questa partita «gioca un ruolo fondamentale il Pnrr» che, però, «è nato in un contesto diverso da quello attuale». Motivo per cui «abbiamo chiesto alla ministra di riflettere per adattarlo alle nuove esigenze». A stretto giro la risposta di Gelmini: «Siamo disponibili a correttivi. Alcune modifiche, se indispensabili, ovviamente le considereremo» dice, sottolineando che «nel complesso si va avanti, non si interrompe un percorso che serve al Paese e per essere credibili in Europa». E guardando alla Lombardia «credo sia rilevante ricordare che più di 1,2 miliardi permetteranno di ridisegnare la sanità territoriale con la creazione di case e ospedali di comunità». Ad ogni modo, a preoccupare le imprese è anche «la messa a terra delle risorse a livello territoriale aggiunge Spada - per il tema delle risorse umane, per la scarsità e i prezzi di diversi materiali e per la capacità progettuale della Pubblica amministrazione di garantire partecipazione e progettazione di bandi e appalti». Secondo il presidente di Assolombarda «in un quadro di ripresa del confronto sui temi dell'autonomia regionale da troppo tempo congelato, riteniamo che si possa rafforzare l'ente metropolitano per operare con efficacia: sarebbe necessario un percorso legislativo che conferisca alla Città metropolitana di Milano uno status speciale, come per Roma Capitale». Altro assist che Gelmini coglie al volo: «Se il Parlamento riuscisse ad approvare la riforma del testo unico degli Enti locali, sarebbe sicuramente un passo avanti significativo». Sull'autonomia, invece, sollecitata anche dall'ottimismo manifestato dal presidente lombardo Attilio Fontana, «siamo all'ultimo miglio assicura - credo che nell'arco di poche settimane, prima dell'estate, si possa portare in Consiglio dei ministri il testo» di una legge quadro «che garantisca i livelli essenziali di prestazione a tutto il Paese e che completi quel percorso di autonomia differenziata voluto non solo da Lombardia e Veneto». Con un commento anche su Fontana: «Ha superato brillantemente molte prove e anche delle critiche qualche volta immotivate sulla gestione della pandemia». Per questo un suo bis a Palazzo Lombardia «lo vedo personalmente molto bene.
Il giudizio è assolutamente positivo». E il centrodestra? «Gli elettori ci chiedono di essere uniti, il vertice ci sarà presto. Ricordo che governiamo 14 Regioni e molti Comuni: siamo l'unica coalizione presente in questo Paese».
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