Questa volta il pallone è un mattone. Ma non pesa. Anzi rimbalza. E' leggero e passa con agilità, dai piedi nobili di un calciatore di grido come Riccardo Montolivo a quelli (altrettanto nobili) di medici che si occupano di curare e guarire la leucemia dei bambini. A ciascuno il proprio campo, dunque. Meglio se per una buona causa. Questa volta il pallone va in gol e vola da una porta all'altra per fare del bene, perché a dare un calcio a questo pallone-mattone simbolico è un campione dello sport, uno che ce l'ha fatta ed è stato bambino pure lui. Riccardo Montolivo, il centrocampista del Milan si è infatti prestato a dare un calcio da attore consumato a questo mattone e non si è fatto per niente male. Perché i piedi buoni (e il cuore), in questo caso, sono quelli di un calciatore che presta la sua immagine e il suo tempo, prima di partire per il ritiro azzurro con l'Italia, lasciandosi coinvolgere in un progetto nobile. Per beneficenza. Fischio d'inizio si gira lo spot: parte la «Catena del Dai». Un progetto. Una costruzione: quella del nuovo Centro Maria Letizia Verga per la Ricerca e la Cura delle Leucemie del bambino, che in due anni sorgerà a Monza. «Ho passato alcune ore con quei ragazzi malati- racconta il campione rossonero- e ho trovato in loro una forza, un coraggio e un'energia incredibile che mi ha davvero coinvolto ed emozionato. Mi sono convinto a fare qualcosa di concreto per e con loro; per aiutarli e incoraggiarli verso la sconfitta della malattia». Mattone su mattone, insomma, grazie anche all'immagine di Montolivo, nascerà a Monza un nuovo centro che curerà la leucemia del bambino, una patologia che ogni anno colpisce in Italia circa 500 bambini fra neonati e quindicenni, di questi un centinaio solo in Lombardia.
Grazie alle terapie attuali circa l'80 per cento guarisce ma è il 20 per cento che non risponde positivamente alle cure a cui è destinata questa nuova area ospedaliera. Per erigere questa nuova struttura occorre un investimento di circa 11 milioni di euro e la conta è iniziata. Adesso la campagna tv, per la colletta bancaria, poi, in autunno, l'sms solidale. L'ospedale sorgerà accanto all'attuale San Gerardo di Monza che ha in corso un'opera di ristrutturazione per la quale si ipotizza un lungo iter di 8 anni. Da qui parte l'esigenza di creare in poco tempo una struttura per i bambini malati e le loro famiglie. Un progetto da «tempi rapidissimi» come promettono i promotori, in primis il Comitato Maria Letizia Verga Onlus, associazione privata di genitori e medici nonché ricercatori, impegnata dagli anni '80 nella lotta contro le leucemie infantili e poi la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, costituita nel 2005 dallo stesso Comitato per gestire il settore materno-infantile del San Gerardo.
Un calcio o un clic, per una donazione da campioni: basta andare sul sito www.daicostruiamoloinsieme.it).
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