Una mostra virtuale per i 100 anni della nascita di Don Giussani

Testimonianze, musica, arte e parole raccontano la vita e le opere del fondatore di Comunione e Liberazione

Una mostra virtuale per i 100 anni della nascita di Don Giussani

La mostra virtuale in 3D “Giussani 100. 1922-2022 Centenario della nascita” è stata realizzata nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita del sacerdote, fondatore di Comunione e Liberazione. Si accede dal proprio smartphone o dal proprio computer, collegandosi alla pagina mostra.luigigiussani.org, si scarica l’App che permette la visita e anche la brochure che in maniera molto chiara guida al percorso. Uno spazio permanente, un itinerario che alterna testimonianze sulla figura di don Giussani, la sua parola e contributi di video, alcuni inediti; non mancano fotografie e riproduzioni digitali che percorrono la sua vita. In tutte le sale e nei corridoi è presente la musica, autori e brani scelti tra quelli da lui molto amati.

L’esposizione, abilmente disegnata dall’architetto e designer Dario Curatolo, è stata curata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione con il coordinamento di Roberto Fontolan e Michele Borghi. Al termine del percorso è possibile lasciare un commento, consultare il sito scritti.luigigiussani.org e trovare approfondimenti sulla figura di don Giussani.

Apre il percorso virtuale e accoglie subito il visitatore, sulle note della Sinfonia n. 4 op. 98. I. Allegro non troppo di Johannes Brahms, il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione Davide Prosperi che dice: "La vita di don Luigi Giussani ha lasciato una traccia indelebile nella storia. Migliaia di donne e di uomini, giovani e meno giovani, in Italia e nel mondo sono stati segnati, in un modo o nell’altro, dall’incontro con la sua persona; segnati al punto tale che la loro vita da questo incontro è stata irreversibilmente cambiata. (…) Questa mostra, che è stata realizzata in occasione del Centenario della sua nascita, è sorta dal desiderio di comunicare a tutti chi è stato quest’uomo e perché la sua persona sia stata e tutt’ora sia così cara al cuore di così tante persone. Un viaggio accompagnato da immagini e voci: dalle testimonianze di chi è stato raggiunto dalla sua proposta di vita, passando per quelle di personalità della Chiesa e della società, che in un modo o nell’altro lo hanno “trovato” sul proprio cammino, fino all’impatto diretto con il suo sguardo e la sua voce, con quel suo modo unico di parlare di Cristo, risposta alle attese più profonde del cuore dell’uomo".

Don Luigi Giussani è nato il 15 ottobre 1922 a Desio, una cittadina della provincia di Monza e Brianza, si è spento a Milano nel 2005. All’età di dieci anni entra in seminario, dove poi insegnerà per diversi anni, completa la sua formazione nella facoltà teologica di Venegono. Ha insegnato religione al liceo Giovanni Berchet di Milano ed è stato anche docente di Teologia morale all’Università Cattolica di Milano. L’insegnamento al liceo lo avvicina alle problematiche educative, nel 1954 fonda Gioventù Studentesca e scrive testi per diffondere il Vangelo tra i giovani. Da questo gruppo e sotto la sua guida nasce nel 1969 il movimento Comunione e Liberazione, che durante il pontificato di Giovanni Paolo II ha potuto affermarsi con la sua integrale identità cattolica nella società italiana e di altri paesi e nella Chiesa.

Prima di iniziare la visita e subito dopo l’ingresso, sul grande schermo si incontrano i volti di persone di tutto il mondo che hanno voluto inviare la loro personale testimonianza su don Giussani. Al termine della mostra si torna nella hall d’ingresso con la voce di Don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione dal 2005 al 2021, che evidenzia come la figura di don Giussani sia attuale.

Le sale espositive sono quattro, collegate da altrettanti corridoi, mentre il quinto corridoio porta fuori, la musica fa sempre da sottofondo al percorso e cambia per ogni spazio.

Nel primo corridoio la voce di don Giussani introduce il tema della prima sala, la musica è di Giacomo Puccini, Tosca, Vissi d’arte. La Sala 1. La sua eredità, 55minuti nei quali personalità della Chiesa, della cultura e della società parlano della sua figura; sullo sfondo la sua casa, la musica è quella di Franz Schubert, Sonata per arpeggione e pianoforte D821, I. Allegro moderato.

Nel secondo corridoio è sempre la voce di don Giussani che accompagna, con fotografie della sua vita alle pareti e musica di Gaetano Donizetti, La favorita, Spirto Gentil. La Sala 2. La proposta cristiana, 22minuti di video dedicati ai suoi interventi sui grandi temi del suo pensiero, alle pareti immagini della sua casa e dei suoi oggetti, la musica è di Fryderyk Chopin, Preludio op. 28 n. 15.

Nel terzo corridoio la voce di don Giussani introduce alla sala successiva, musica di Giuseppe Verdi, Otello, Ave Maria. La Sala 3. Il racconto del Vangelo, 25minuti in cui don Giussani propone episodi e protagonisti dei Vangeli, alle pareti immagini delle celebrazioni del Venerdì Santo, musica di Antonìn Dvorak, Quintetto per pianoforte op. 81, II. Dumka. Andante con moto.

Nel quarto corridoio la voce di don Giussani introduce all’argomento successivo, musica di Gaetano Donizetti, L’elisir d’amore, Una furtiva lagrima. La Sala 4.

Il senso religioso, 14minuti dedicati al suo testo più celebre “Il senso religioso” al quale sono ispirati i quattro quadri dove la sua voce dialoga con figure del pensiero; alle pareti immagini di sue lezioni, musiche di Ludwig van Beethoven, Sinfonia n.7 op. 92, II. Allegretto e Franz Schubert, Sinfonia n.8 “Incompiuta” D759, I. Allegro moderato

Nel quinto corridoio la musica di Giuseppe Verdi, La Traviata, Di Provenza il mar, il suol, accompagna all’uscita.

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