Movida, ritorno alla normalità tra risse, rapine e rave party

Identificate oltre 350 persone: per 5 scatta la denuncia. Arrestata baby gang di minori che colpiva a Città Studi

Movida, ritorno alla normalità tra risse, rapine e rave party

Che poi si sa, il problema non sono neanche tanto quei ragazzi che due sere fa sono tornati a ballare, a passeggiare, a bere e, un po' brilli, a far cagnara. Il problema è che non finisce lì e tra minacce, risse e qualche rapina la Movida milanese si fa sempre più rumorosa, violenta e pericolosa. Così, nel primo week end di quasi normalità con il virus che arretra e la mascherina che sparisce, con l'aiuto del terzo reggimento Lombardia, del battaglione Veneto e Toscana, i carabinieri del comando provinciale di Milano hanno effettuato una serie di controlli nelle zone più frequentate della città identificando oltre duecento persone e bloccando anche una rissa in cui erano coinvolte quattro ragazze e un ragazzo che sono stati denunciati. Sotto osservazione la notte scorsa c'erano piazza Mercanti, la zona della Darsena e via Monte Grappa. Ed è qui proprio che sono scattate le cinque denunce per rissa a tre ragazze fra i 21 e i 18 anni, una diciassettenne e un maschio appena maggiorenne.

Non un caso isolato purtroppo. Altri cinque minorenni, quattro ragazzi e una ragazza, sono stati infatti arrestati dalla polizia accusati di essere responsabili di diverse rapine commesse nella zona est di Milano, e in particolare a Lambrate, Città Studi e Monforte. Nei giorni scorsi i colpi avevano destato un certo allarme sociale in zona e tra gli studenti del Politecnico. Così sono scattate le indagini in particolare per due rapine avvenute nella notte tra il 3 e il 4 gennaio in Piazza Leonardo da Vinci che hanno portato ad identificare il gruppo di cui si sono poi occupati la Procura e il gip del Tribunale per i minorenni che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. La ragazza e uno dei ragazzi sono già detenuti, gli altri tre giovani sono stati tutti rintracciati nelle loro abitazioni e saranno trasferiti due in un istituto di pena minorile e uno in comunità.

Sempre ieri le forze dell'ordine sono intervenute per interrompere un «rave» in un capannone industriale in disuso ad Assago. I Carabinieri della compagnia Corsico e i poliziotti della Digos si sono trovati di fronte a centinaia di auto e furgoni mentre dall'interno dell'edificio proseguiva la diffusione di musica ad alto volume. Sono state identificate circa 150 persone. «Non è ammissibile che i soliti punkabbestia e no global dei collettivi occupino spazi privati e pubblici violando la legge e facendo i propri comodi- commenta l'assessore alla sicurezza della Regione Riccardo De Coarto- Nei rave party si abusa di alcolici e sostanze stupefacenti, uno scempio che ha per prime vittime gli stessi ragazzi che vi prendono parte. Senza parlare delle regole anti Covid che, ovviamente, vengono del tutto ignorate».

Sulla stessa linea anche il Consigliere regionale della Lega Silvia Scurati: «Siamo alle solite- denuncia - Musica alta, centinaia di persone assiepate in un capannone abbandonato in spregio a tutte le regole confermano il disinteresse dimostrati dal Ministro Lamorgese nel prevenire queste pericolose situazioni. Possibile che, ancora una volta, nessuno sapesse di quanto stava per accadere? Stima assoluta per l'intervento dell forze dell'ordine ma questi eventi abusivi vanno fermati prima e non quando sono ormai iniziati».

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