Nel parterre di amici vip ricordando la Biagiotti sfilano anche le lacrime

Katia Noventa

Le amiche c'erano tutte. Già, perché sono state amiche più che clienti. Laura Biagiotti è sempre stata così, una mamma, un'alleata, una confidente. Con il suo modo di fare semplice e spontaneo. E anche ora che non c'è più, gli amici tutti erano in prima fila ad ammirare la collezione e salutare Lavinia, alle redini del marchio. Romina Power, Maria Grazia Cucinotta, Nancy Brilli, Natasha Stefanenko, Alena Seredova, Lorella Cuccarini, Benedetta Parodi, Roberta Armani, Claudio Brachino con la moglie Barbara Benedettelli, Nicola Porro e poi il Teatro di via Rivoli, che l'ha sempre vista protagonista, stracolmo di gente. Non sono mancate le lacrime quando sul megaschermo, sono apparse le immagini di Laura e Lavinia, del papà Gianni Cigna, delle sfilate nel mondo, dello sbarco in Cina. E dei tanti momenti di vita che hanno arricchito la sua vita. Un'eredità che Lavinia sta portando avanti, con le forbici al collo come la mamma. «Laura forever», chiudeva il filmato. «Mamma è con noi, è con me. Mi hai educato al gusto del bello, ha coltivato il mio senso critico e la mia curiosità e questo mi guida ogni giorno per fare con grande gioia questo mestiere. Mia madre mi ha insegnato che l'abito è un modo di essere non un modo di avere». Anche in passerella i capi erano sinonimo di sentimenti, sogni, ricordi, radici, futuro. Roma in primo piano con disegni dei luoghi più suggestivi, soprattutto la via Appia, come un reportage che riconduca al viaggio metaforico che è la vita. Una Roma stampata su voile o lino, resa volant, rouge, abiti svolazzanti o tuniche o completi. Fino al nuovo «rosa Roma» nel mini abito di paillettes o pizzo, vicino al color mattone.

Un'altra donna al timone di una grande azienda. Raffaella D'Angelo anche quest'anno ha voluto una testimonial d'eccezione, Federica Pellegrini, nel nuovo costume dipinto a mano, il «paint-kini», realizzato da un artista che ha riprodotto vari temi floreali. La grande nuotatrice italiana indossava un ampio caftano e i fiori le erano stati dipinti pure sul corpo. «Dopo il biokini ed il burkini, ho voluto lanciare questo messaggio di arte e moda per dare il più possibile valore artistico alla moda. Anche perché l'arte in Italia è di primaria importanza e ho cercato di realizzare piccoli capolavori. Federica, una vera amica, ci ha anche permesso di rappresentare l'ibiscus sulla sua pelle. Massima sarà la personalizzazione ed esclusività per le clienti più esigenti e ricercate, potendo richiedere di dipingere ciò che vogliono sul proprio costume». Raffaella D'Angelo si è ispirata ai colori accesi delle isole del Mediterraneo, Panarea, Lipari e le Eolie e quindi la scelta cromatica è vivace e varia riproducendo l'azzurro del mare, il verde del cactus, il rosa e l'arancione.

«Il valore aggiunto dei nostri capi continua la D'Angelo - sta nelle lavorazioni artigianali del made in Italy, come il ricamo a mano, il tombolo e il sangallo che si alternano a tessuti tecnici, lini spalmati, ricami laser e pizzi iridescenti». Costumi da bagno, ormai diventati una collezione, anche da Fisico disegnata da Cristina Ferrari. «L'ispirazione spiega la designer piemontese - arriva da un viaggio fatto in Arizona, Wyoming e Texas: dai rodei dei cow-boy, alle praterie delle tribù indiane, trasformato in dettagli e temi». Il turchese delle pietre Cherokee e del cielo della Monument Valley, l'ink blue, il cuoio cigar, il wine, il verde leaf della vegetazione, sono i colori utilizzati. Novità assoluta è il dainetto, microfibra dall'effetto scamosciato carico del carattere del deserto texano. Ricorrente è l'immagine della stella, in diverse versioni e fantasie. Dai costumi ai gioielli.

Nella collezioni Primavera-Estate di Manuel Facchini niente è come sembra.

La collezione è intitolata «The other si(d)ze of the circle» e utilizza tre colori: bianco, nero e rosso che s'intrecciano. Una continua trasformazione che comincia dai tessuti: seta e viscosa sono protagoniste di lavorazioni inaspettate.