Lega fuori dall'aula del consiglio regionale al momento dell'Inno nazionale suonato ieri mattina al termine della celebrazione per ricordare i caduti nel centenario della Prima guerra mondiale. Unica presente l'assessore alle Culture Cristina Cappellini che ha rispettato il suo ruolo istituzionale e ha regolarmente tenuto la commemorazione a nome della giunta Maroni dopo il presidente del consiglio Raffaele Cattaneo («costò al nostro Paese 600mila vittime, di cui oltre 80mila lombardi morti, dispersi o scomparsi»). Fuori anche Stefano Bruno Galli, il capogruppo della Lista Maroni che è invece rimasta sui banchi. Terminato l'Inno Carroccio nuovamente in aula a seguire la commemorazione. Nessuna comunicazione ufficiale, ma il boicottaggio è venuto dopo il rifiuto della loro richiesta che Fratelli d'Italia potesse essere sostituito dal coro degli alpini presenti alla cerimonia con Gianluca Marchesi dell'Associazione nazionale alpini. Dalla Lega l'assicurazione che non ci fosse nessuna intenzione polemica e che anzi «è stato giusto ricordare con rispetto» i morti della Grande guerra.
Parole che non hanno convinto Marco Osnato (Fratelli d'Italia): «In Comune non hanno votato la mozione per chiedere che l'India non partecipi all'Expo finché non libera i marò, in Regione sono usciti all'Inno di Mameli.
Maroni che propone la Lega come nuovo leader del centrodestra, con questo comportamento ha sicuramente deluso i tanti che credendoci sabato erano scesi in piazza con loro». Stigmatizza anche Riccardo De Corato: «Un comportamento incomprensibile proprio quando Matteo Salvini sta lanciando la Lega del Sud».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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