Passa dall'Ermitage la campagna di Russia delle Gallerie d'Italia

Nel patto con il Museo di San Pietroburgo uno scambio di capolavori fino al 2020

Passa dall'Ermitage la campagna di Russia delle Gallerie d'Italia

Qualcosa si muove sul fronte italo-russo (culturalmente parlando, s'intende). Si parte in autunno, a Milano, con una grande mostra sul Romanticismo alle Gallerie di piazza Scala che resterà aperta dal 19 ottobre al 10 marzo 2019, ed è solo il primo atto di un triennio che si preannuncia ricco di iniziative di alto valore artistico. Collaborazioni, prestiti, progetti nati dall'accordo siglato nei giorni scorsi proprio qui a Milano fra le Gallerie d'Italia, il polo museale e culturale di Intesa Sanpaolo, e lo storico Museo Ermitage di San Pietroburgo: i due prestigiosi enti si stringono la mano per una partnership che, da qui al 2020, vedrà l'arte italiana protagonista in Russia e il celebre Museo sulla Neva partecipare attivamente al Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo con contributi scientifici e, soprattutto, temporanei trasferimenti di opere dalle sue collezioni.

Già lo scorso anno Gallerie d'Italia ha collaborato con l'Ermitage prestando al museo russo il Giudizio finale di Giambattista Tiepolo, conservato a Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, dove fra l'altro è visitabile, fin dal 1999, la preziosa raccolta di icone russe dell'istituto bancario, fra le più ricche in Occidente. Ora questo accordo aggiunge un nuovo capitolo alla storia della presenza di Intesa Sanpaolo nella Federazione Russa, fra economia e arte, business e cultura. «Le relazioni culturali tra Italia e Russia hanno radici profonde, e questa storia plurisecolare si arricchisce oggi di un significativo segno, in una piena condivisione di valori e obiettivi», ha detto Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo.

Per Michail Piotrovsky, Direttore Generale dell'Ermitage, «è bello questo accordo di collaborazione, apprezziamo molto l'attività di valorizzazione dei patrimoni culturali che Intesa Sanpaolo persegue». L'Ermitage, che raccoglie oltre 3 milioni di opere e inestimabili collezioni di arte italiana (dell'italiano Bartolomeo Rastrelli è anche il progetto del Palazzo d'Inverno, che ospita parte del Museo), dedica al nostro Paese particolare attenzione anche grazie all'attività di Ermitage Italia. E se i prestiti milanesi per la mostra autunnale sono ancora in fase di trattativa, è già stato definito qualche nome illustre che andrà ad arricchire attese esposizioni nelle altre sedi delle Gallerie. Alcuni esempi? L'Adorazione dei pastori di Juan Bautista Maíno, al grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino per la rassegna L'Ospite Illustre, dal 19 dicembre al 6 gennaio 2019. Oppure, di Anton van Dyck, l' Apparizione di Cristo ai discepoli, da dicembre a Napoli -Palazzo Zevallos Stigliano- per la mostra La collezione di un principe.

In contemporanea, a San Pietroburgo, l'Ermitage ospiterà una grande mostra su Piero della Francesca (7 dicembre 2018-10 marzo 2019). L'accordo prevede anche progetti in sinergia con Ermitage Italia e Villaggio Globale, come borse di studio, scambi di ricercatori e incontri internazionali.

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