Via alla Permanente undici mostre da Milano all'Oriente

Apre un omaggio ai «Compassi d'oro» del design. In programma un dialogo tra la grande scultura italiana e coreana

Via alla Permanente undici mostre da Milano all'Oriente

Il Museo della Permanente, storica e prestigiosa location nel cuore di Milano, cala gli assi per il semestre di Expo. Il presidente Giulio Gallera ha infatti dato il via a un incessante ciclo di eventi artistici che, nel segno dell'internazionalità come richiede la Milano del 2015, vedrà esporre artisti di ieri e di oggi in un dialogo tra le identità dei due emisferi del pianeta. «Sarà la stagione più importante della nuova Permanente - dice Gallera - che darà spazio ad artisti di tutti i Paesi, dalla Cina alla Corea, da Oman alla Svizzera. Nel cuore di Milano saremo una vetrina delle tendenze più innovative dei linguaggi dell'arte».

Ad inagurare il ciclo delle undici mostre che copriranno il semestre è stata nei giorni scorsi l'esposizione intitolata D_segno italiano , una panoramica sul grande design industriale che ha dato lustro al nostro Paese. In mostra, per la curatela di Giorgio Pozzi, scorrono le storie appassionanti di 14 Compassi d'Oro della fondazione ADI, Associazione Disegno Industriale. L'esposizione, promossa da Officina della Scala, punta i riflettori su 17 oggetti che sono stati insigniti con il più importante premio mondiale di design. A corredo, sette filmati originali concessi da Rai Teche, per accompagnare i visitatori alla scoperta di sette decadi della nostra storia. Dagli anni 50 ai giorni nostri, potremo ammirare l'eccellenza italiana del design, dell'industria e dell'artigianato. Contemporaneamente, le sale della Permanente ospitano un omaggio alla storia di due artisti: Mohammed Al Maamri e Attilio Forgioli. La mostra, intitolata Nell'ombra nel sole , mette a confronto radici e identità di due Paesi, l'Oman e l'Italia, attraverso le opere apparentemente molto distanti eppure accomunati dalla ricerca della bellezza. L' Oman sarà nuovamente protagonista (dall'11 al 28 maggio) di una grande esposizione fotografica, cinquanta scatti di artisti internazionali su unop dei paesaggi più affascinanti del mondo. Grande attesa per un'altra importante esposizione che metterà invece a confronto la scultura italiana con la scultura coreana. La mostra, che si terrà a luglio con il titolo The Wolf and the Tiger , propone una mappa di percorsi differenti in un dialogo tra 25 opere coreane e 25 italiane. L'obbiettivo è quello di riflettere sull'evoluzione di un linguaggio artistico tradizionale in due mondi diversissimi sotto il profilo socio-culturale. In uno spazio di 500 metri, verranno esposte opere di grandi maestri del Dopoguerra - come Marini, Fontana, Fabro e Pomodoro - e artisti di oggi cresciuti a Brera, come Gianni Caravaggio, Vittorio Corsini, Roberto Priod, Roberto Rocchi e Maximo Pellegrinetti.

Da giugno, invece, il palinsesto della Permanente prevede, tra le varie mostre, Convergenze parallele sulle artiste Domenica Regazzoni e Lu Zhiping, l'evento dedicato alla rfegione cinese di Jiangsu, dove si conservano numerosi monumenti storici della dinastia Ming. A seguire, un degno omaggio all'arte di Alberto Ghinzani, direttore della Permanente recentemente scomparso.

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