Linea dura contro i No Pass. Le manifestazioni senza preavviso potranno tenersi «solo in forma statica» e se l'atteggiamento sarà «pacifico». E da oggi nei festivi e prefestivi, e tutti i giorni dal 25 novembre al 9 gennaio, l'area di piazza Duomo sarà off limits, eventuali cortei saranno autorizzati solo fuoi dal centro. Fino a ieri non sono arrivate richieste di autorizzazione e quindi se nel pomeriggio, come e prevedibile, si formerà il solito concentramento in piazza Fontana, i no vax saranno accerchiati dagli agenti per evitare che il presidio sfoci in un corteo. Non ci sono partite di Campionato in programma quindi le forze dell'ordine a disposizione saranno più massicce. Il prefetto Renato Saccone e il questore Giuseppe Petronzi alla vigilia del 17esimo sabato di protesta e dopo la direttiva emanata giorni fa dal Viminale hanno dettato al Comitato provinciale per la sicurezza che si è riunito ieri la linea dura. «Le manifestazioni non preavvisate, sempre che abbiano carattere pacifico, saranno consentite solo in forma statica», primo punto. La galassia no vax non ha avanzato richieste, di fronte a un presidio spontaneo gli agenti faranno sbarramento. Ovviamente solo a fine giornata si potrà dire se i no pass si adegueranno o proveranno a «sfondare». Da bollino rosso anche l'Arco della Pace, dove dalle 15 alle 17 si terrà la «manifestazione statica» organizzata da «Children's Health Defense Europe» che ha chiesto e ottenuto regolare autorizzazione. Sul palco Robert F. Kennedy Jr., figlio di Bobby e nipote di Jfk, guru mondiale delle teorie negazioniste sul Covid. Il rischio è che parte della galassia no vax si raduni lì invece che in piazza Fontana.
Il Comitato ha stabilito che in caso di regolare preavviso «i cortei saranno consentiti soltanto con espressa assunzione di responsabilità da parte degli organizzatori del rispetto della normativa anti Covid» e «ferma restando l'osservanza di eventuali prescrizioni del Questore». Nei weekend e tutti i giorni dal 24 novembre al 9 gennaio come si diceva nell'area di piazza Duomo e in corso Vittorio Emanuele (ricompreso nel perimetro del piano di controllo «strade sicure») saranno ammesse solo manifestazioni religiose e quelle civili, culturali, commerciali e di intrattenimento programmate o patrocinate dal Comune. Dal primo dicembre saranno allestiti il mercatino di Natale e il maxi albero. «Installazioni e strutture mercatali, unite al già massiccio afflusso di cittadini - sottolinea il comitato -, costituiscono impedimento oggettivo a manifestazioni concomitanti che non siano coerenti e compatibili con il contesto, per ragioni di sicurezza e sanitarie». E si alza il rischio multa per chi è senza mascherina e non rispetta il distanziamento. «In situazioni di perdurante assembramento» scatterà «particolare attenzione» anche sul rispetto delle misure anti Covid, con relative multe «soprattutto nei casi di mancato utilizzo dei dispositivi di protezione».
Ormai basta nominare il rischio di cortei selvaggi e milanesi o pendolari dello shopping preferiscono tenersi alla larga, per non rimanere imbottigliati nel traffico. Il segretario generale di Confcommercio Milano Marco Barbieri auspica che «si svolga nel rispetto delle regole fissate. Questo sabato di protesta, secondo la stima del nostro Ufficio Studi, potrebbe costare alle attività commerciali del centro 4 milioni di euro. Siamo al 15% di perdite in più rispetto ad un sabato di ottobre, avvicinandosi al periodo natalizio le perdite a causa di queste manifestazioni non possono che peggiorare».
La perdita per i negozi non alimentari si aggirerebbe intorno a 3,1 milioni, per bar e ristoranti intorno a 883mila euro. L'assessore alla Sicurezza Marco Granelli sottolinea che «ci avviciniamo alle feste, alcune piazze del centro saranno vietate, non possiamo mettere insieme chi manifesta e chi organizza iniziative».
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