Malgrado i tagli e il sempre più scarso ossigeno alla cultura, l'autunno milanese comincia con ottime prospettive, focalizzando un programma artistico trasversale tra antico e contemporaneo. La prima carta che l'assessore Boeri calerà dal mazzo sarà un asso, ovvero la mostra storica dell'anno dedicata ai capolavori del Museo Picasso di Parigi. Quella che inaugura il 20 settembre non sarà la classica mostra in cui il nome conta più dei contenuti poichè l'esposizione a cura di Anne Baldessari, curatrice del museo francese, porterà a Palazzo Reale quasi duecento opere che testimoniano l'eccezionale percorso formale e filosofico del grande artista di Malaga: dai periodi rosa e blu alla ricerca primitivista che sfociò nel cubismo, fino alle digressioni surrealiste e all'impegno politico che produsse capolavori come Guernica e Massacro in Corea. Opera, quest'ultima, che sarà esposta a Milano, come pure la serie di disegni preparatori di Les Demoiselles d'Avignon, capolavoro custodito al Moma di New York e che rappresenta un vero e proprio spartiacque nell'arte del Novecento, spalancando le porte al cubismo e testimoniando la grande influenza che ebbe l'arte africana nello sviluppo delle prime avanguardie. L'esposizione comprende opere come La Celestina (1904), Uomo con il mandolino (1911), Due donne che corrono sulla spiaggia (1922) o Paul come Arlecchino (1924). Dal global al local, si fa per dire: ecco in ottobre tre focus importanti su figure che dall'antichità ad oggi fanno parte della storia della nostra città. Partendo in ordine cronologico, sarà ancora una volta Palazzo Reale ad ospitare la mostra che celebra i 1700 anni della promulgazione da parte dell'imperatore Costantino dell'Editto di Milano. Attraverso reperti dai musei di tutto il mondo, una grande esposizione racconterà la grande nascita dell'arte cristiana fino al Rinascimento, ma soprattutto la storia cittadina di una Mediolanum capitale dell'Impero Romano d'Occidente, luogo che segnò l'inizio della libertà di culto dopo secoli di persecuzioni. La seconda mostra, sempre a ottobre, ricorderà la collezione di Claudia Gianferrari donata dalla celebre gallerista milanese al Museo del '900 e che l'Arengario metterà in luce nell'allestimento a cura dello studio Libeskind. Il terzo appuntamento è invece il degno riconoscimento a un grande artista milanese vivente, Alberto Garutti, di cui il Pac celebra a ottobre i 40 anni di carriera. Un'inedita antologica per un personaggio che ha dato moltissimo all'arte italiana contemporanea attraverso progetti quasi sempre site specific vale a dire contestualizzati in luoghi del mondo tramite l'interazione tra il gesto artistico e la società degli uomini. Sarà oltremodo interessante vedere in che modo l'artista concettuale documenterà il suo percorso attraverso una selezione dei progetti realizzati negli spazi pubblici con interventi dei protagonisti. Aria nuova anche nelle altre sedi espositive, a cominciare dalla Galleria d'Arte Moderna che, oltre ad un piano di totale riallestimento, esporrà (direttamente dai suoi depositi) una serie di sculture del grande artista ottocentesco Vincenzo Gemito.
Al Castello Sforzesco, a novembre, la mostra Homo Faber farà dialogare le collezioni dei suoi musei con opere contemporanee degli artisti internazionali che oggi recuperano il primato della tecnica, mentre nei nuovi spazi dell'Ansaldo Francesco Bonami inaugurerà The family of man, una selezione dall'omonima mostra del Moma di New York.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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