Seicento colonnine elettriche (realizzate anche con il contributo di proprietari e inquilini) entro il 2022 e il primo car sharing elettrico in Italia legato a un distretto ma a disposizione di tutti. Porta Nuova fa passi avanti per diventare un quartiere completamente elettrificato e ridurre di conseguenza le emissioni di Co2. «È già decarbonizzato, usa solo fonti rinnovabili in tutti gli edifici e siamo arrivati al 70% di elettricità certificata green, quindi sta diventando un quartiere-laboratorio sperimentale per spingere e arrivare all'impatto zero» spiega il patron di Coima Manfredi Catella, regista della trasformazione delle ex Varesine diventata un simbolo di Milano nel mondo.
Stanno per partire i cantieri per il raddoppio su altrettanti metri quadri verso la Centrale e l'estensione del parco Bam dall'altro lato di via Melchiorre Gioia. In prospettiva il primo trato di via Gioia potrebbe diventare pedonale nel weekend («è un'ipotesi, dovremo valutare» ha precisato ieri il sindaco Beppe Sala). Con 25mila residenti «e altrettanti che arriveranno», un flusso di 10 milioni di persone pre Covid «che saliranno a 15 milioni nel 2025», Porta Nuova «permette di testare modelli e servizi che possono essere replicati in altre zone della città» afferma Catella che pensa già a Porta Romana dove sta sviluppando con Prada il Villaggio olimpico per il 2026.
E sarà un test prezioso anche per altre città «ELEC3city» il primo servizio di car sharing elettrico di quartiere lanciato ieri da Volvo in collaborazione con Coima, una flotta di 15 Volvo XC40 Recharge Single Motor full electric che si potranno affittare a 15 euro all'ora (50 al giorno dopo le prime 3 ore e mezza) da un minimo di trenta minuti a più giorni per trasferte di lavoro o weekend fuori. Prelievo e restituzione al parcheggio sotterraneo Varesine Porta Nuova. Si potrà prenotare dal 15 aprile attraverso la app Portanuova, primo atto della piattaforma di servizi, negozi, eventi al parco Bam che Coima sta sviluppando con il Comune per chi vive e frequenta il quartiere. Il presidente di Volvo Car Italia Michele Crisci stima un utilizzo a regime dell'80% della capacità della flotta, «con una percorrenza media di 240mila km/anno per ogni auto avremmo 30 tonnellate in meno di Co2 all'anno nell'atmosfera».
Allo studio abbonamenti per privati e aziende («che hanno mostrato forte interesse»). L'azienda ha installato in prossimità del Volvo Studio una stazione con colonnine di ricarica aperte a tutti, da novembre 2021 a fine marzo sono state effettuate 265 ricariche per un totale di 4.863 kwh erogati, quindi «22mila km percorsi con auto elettriche e 3,5 tonnellate di Co2 in meno». Il servizio non è passato attraverso un bando comunale come gli altri in sharing, quindi le strisce blu non saranno gratuite. Per Sala l'iniziativa «dimostra che l'auto elettrica può essere alleata delle città nelle nuove sfide della mobilità sostenibile. Costa ancora significativamente di più di quelle endotermiche però è un percorso che va avviato».
E rientra nel piano di elettrificazione di Porta Nuova l'installazione entro l'anno di 600 postazioni di ricarica elettrica (ad oggi sono 500, circa 80 nell'area Porta Nuova Gioia, 364 nelle residenze e 50 nei garage di uffici). Il piano? Spostamenti in bici all'interno del quartiere e auto elettriche (possibilmente in sharing) verso l'esterno.
Catella ricorda i 120mila mq di spazi ciclopedonali creati nella prima fase a cui si sono aggiunti 12mila verso Fondazione Feltrinelli e gli altri 20mila che verranno realizzati con l'estensione in Porta Nuova Gioia. Il quartiere è candidato a diventare il primo distretto al mondo «Leed e Well for Community», tra le certificazioni green più prestigiose. Responso entro fine anno.
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