Prende la droga dei cannibali e gli stacca l'orecchio a morsi

Prende la droga dei cannibali e gli stacca l'orecchio a morsi

Un morso e...zac! Ha staccato un pezzo di orecchio a uno sconosciuto che stava tentando di bloccare la sua furia impedendogli di danneggiare (peraltro senza ragione) la vettura parcheggiata in strada di una cinese mai vista prima. Protagonista e vittima del singolare e violentissimo episodio due sudamericani, affrontatisi sabato intorno a mezzogiorno all'angolo tra via Oristano e via Iglesias, in zona Gorla, a due passi dal Naviglio della Martesana. Tuttavia, mentre il povero «azzannato», un equadoriano di 35 anni, veniva trasportato d'urgenza all'ospedale San Raffaele dove, attraverso un intervento di microchirurgia, cercheranno di attaccargli il pezzo d'orecchio, il «cannibale» è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di lesioni gravi, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Quando gli agenti l'hanno bloccato infatti lui, un salvadoregno 32enne che fino ad allora pare non avesse mai creato problemi (è regolare in Italia e incensurato, ndr), ha dato in escandescenze. Aprendosi la camicia e scalciando, ha cominciato a urlare come un ossesso e a mostrare i tatuaggi che gli ornano il torace. A suo dire quei simboli dimostrerebbero indiscutibilmente la sua appartenenza agli Ms 13, una banda giovanile sudamericana che imperversa in città. Ci sono voluti quattro poliziotti a tenerlo tanto il salvadoregno sembrava indemoniato. Al punto che al momento dell'arresto, sia gli operatori delle forze dell'ordine che il magistrato di turno si sono chiesti se il ragazzo non fosse sotto l'effetto della «droga dei cannibali» - detta anche «settimo cielo» - una droga sintetica che, in questi ultimi tempi, facilmente disponibile su internet, è diventata di gran moda e ha effetti devastanti per il sistema nervoso.
In particolare lo stupefacente - conosciuto anche come «sali da bagno» per l'aspetto - agisce come la cocaina ma con effetti molto più marcati. I ricercatori americani hanno testato il suo principio attivo, il mefedrone, sui topi da laboratorio attraverso la tecnica dell'autostimolazione intracranica, che mostra come la droga sia capace di attivare i circuiti della ricompensa e dare dipendenza. Per mezzo di elettrodi impiantati nel cervello i ricercatori hanno notato che la droga aumenta la gratificazione e induce dipendenza, proprio come la coca.
Cosa spingerebbe gli inquirenti milanesi a pensare che il giovane uomo arrestato sabato fosse in balia di questa sostanza? Semplice: chi assume il «settimo cielo» perde i freni inibitori fino a diventare aggressivo e mordere altri esseri umani per cibarsene.


Negli Stati Uniti l'assunzione di questa droga è stata associata a due casi di cannibalismo che si sono verificati a Miami e, nel luglio scorso, sembrerebbe che lo stesso si sia ripetuto anche a Genova. Dove un ragazzo è stato ricoverato in stato di shock e arresto cardiaco per aver aggredito la compagna, mordendola in viso fino a sfigurarla.

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