«Primarie subito, per il sindaco non sarà una passeggiata»

«Subito le primarie». A urne appena chiuse arriva immediata la sferzata al Pd dell'assessore Pierfrancesco Majorino. Magari per esorcizzare quelle voci di un Matteo Renzi intenzionato a puntare direttamente sul commissario Expo Giuseppe Sala come candidato sindaco. «Possiamo cavarcela con il 5 a 2. Oppure tentare di guardarci un po' dentro - l'analisi affidata a Facebook - C'è la Liguria, certo, con quella vicenda molto complicata e ricca di errori e con il dubbio (che non potrà mai essere sciolto) che senza Pastorino Paita non avrebbe vinto lo stesso. E c'è il Veneto, con un risultato che nemmeno D'Alema». Poi le altre regioni. Ma è in serata che arriva la riflessione sul futuro, magari pensando a una campagna elettorale da candidato. «D'ora in avanti a Milano l'unica corrente di cui voglio sentire parlare è quella del centrosinistra unito. Non mi interessano rivincite, criptoragionamenti politicisti sulle sinistre, democratici solitari e così via. Il 2016, e ce lo dicono pure i risultati in tanti comuni lombardi, non sarà una passeggiata. Facciamo presto le primarie tutti insieme e poi, tutti insieme, a sostegno di chi le vince - senza se e senza ma - battiamoci a viso aperto per vincere le elezioni».

È pronto a riconoscere che qualche errore è stato fatto» («soprattutto sulla scuola») il segretario regionale Alessandro Alfieri. Il Pd «non aveva il vento in poppa, il clima nazionale è cambiato». E sul voto a Milano del prossimo anno, per Alfieri queste elezioni hanno dimostrato che serve «un centrosinistra aperto ai movimenti civici.

Dove lo facciamo, con il centrosinistra classico incluso Sel e le liste civiche, vinciamo». Gli elettori democratici se non votano il partito vanno verso il Movimento 5 stelle e quindi «nel centrosinistra non c'è alternativa al Pd».