«Nell' accidiosa primavera quando le ferie incombono la città si svuota. E dalle Idi di marzo che un vecchio merlo si posa sul davanzale a beccare chicchi di riso e briciole (...)». Così, nella sua casa di via Bigli verseggiava Eugenio Montale scrivendo la poesia Nel cortile durante negli anni milanesi che lo videro redattore al Corsera. Non vi fece carriera, come si suol dire, ma le sue elegie rimasero scolpite nel cuore della sua città d'adozione, lui che era ligure. Oggi, nella Giornata Mondiale della poesia, la città di Carlo Porta può scrollarsi una volta tanto gli abiti prosaici e ricordarsi di quanto fu poetica e quanto è stata amata dalle sue penne più sublimi. A cominciare da Alessandro Manzoni, che della Lombardia adorava persino il cielo, «così bello quand'è bello, così splendido, così in pace». Per non parlare del bolognese Giuliano Gramigna, per il quale la nuova patria sotto la Madonnina era alla fine l'unica vera, come svelò nella dichiarazione d'amore intitolata Perchè amo questa città: «Qui sto più a mio agio che dentro un vecchio abito, è il mio corpo che sente usure e morsi, s' intorpidisce con il sonno, si stira la mattina in un grigio fumoso delicato come una perla (...)». Milanese milanese era Delio Tessa, tra i più grandi dialettali del Novecento che in un'ode a Carlo Porta (Carlìn) ringraziò persino la nebbia tanto odiata dai forestestieri: «Nebbia! Nebbia, vieni su. Alzati, fumea delle risaie e delle marcite! Nebbia su. Tra il Redefossi, il Lambro e l'Olona, tu, nebbione della Bassa,avvolgimi Milano nella tua coltre (...)!». Milano poetica, chi l'avrebbe mai detto. E oggi val la pena ricordarselo, anche se per tutto l'anno c'è chi continua a credere nella «quinta arte» che non ha mai sfamato nessuno, oggi forse meno di ieri. Come la Casa della Poesia presieduta da Giancarlo Majorino che alla Palazzina Liberty organizza cicli d'incontri, laboratori con i poeti contemporanei e lezioni aperte a tutti. Proprio oggi, in occasione della Giornata Mondiale, prende il via il primo incontro tenuto dai fondatori della Casa come Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Umberto Fiori, Tomaso Kemeny, Vivian Lamarque, Giancarlo Majorino. Sempre oggi a partire dalle 20, all'ex Fornace dell'Alzaia Naviglio Pavese verranno consegnati i premi Primaveradellapoesia 2013 alle opere inedite al femminile di autori under 25 e alla migliore opera prima. Il concorso, istituito da Francesca Parvizyar, è dedicato alle due poetesse del Novecento che hanno regalato alla città i versi più toccanti: Alda Merini e Antonia Pozzi. Ma il cuore della giornata sarà sul grande schermo, nella «sala Alda Merini» di Spazio Oberdan, dove a partire dalle 15 avrà inizio una vera notte bianca dedicata alla poesia.
L'Assessorato alla Cultura della Provincia propone infatti la proiezione di video-documentari che ripercorrono la vita di alcuni poeti tra cui Giovanna Bemporad, Alberto Casiraghy, Milo De Angelis, Vivian Lamarque, Francesco Leonetti, Franco Loi. Al Teatro Manzoni di Monza, infine, andrà oggi in scena un tributo multimediale ad Alda Merini, progetto dell'attrice regista Manuela Tadini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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