Ordinanze contro il degrado per via Padova. Carmela Rozza, assessore comunale alla Sicurezza, si è dichiarata favorevole a una loro reintroduzione durante l'incontro con i cittadini avvenuto nella sala del consiglio di municipio 2.
Le testimonianze di alcuni, che hanno richiesto proprio il rinnovo del provvedimento varato dalla giunta Moratti, hanno sottolineato come nella zona i problemi siano sempre più gravi: già esiste una spaccatura tra chi ha deciso di trasferirsi e chi invece opta per la resistenza.
I problemi sono sempre gli stessi: prostituzione di ogni genere, aggressioni, l'immobile bruciato dalla criminalità organizzata sempre più ricettacolo di tossici e degrado, drogati che lasciano siringhe nei giardini della scuola vicino al Parco Trotter.
«Vivo la situazione di quello che succede alla scuola del Parco Trotter dal punto di vista dell'insegnante, che è mia moglie, e di quella di due bambini iscritti che sono i miei figli - ha raccontato il signor Di Bernardo - è sempre peggio: sono aumentate le effrazioni notturne, furti e atti vandalici e si dice che si organizzano laboratori per raffinare droga negli immobili vicini».
L'azione della precedente giunta non si è sentita: «Il grande numero di cittadini presenti testimonia come il Municipio 2 negli ultimi 5 anni sia stato totalmente dimenticato sotto il profilo della sicurezza - hanno commentato in un comunicato congiunto Samuele Piscina, presidente del municipio e Luca Lepore, assessore alla Sicurezza -. I problemi sono conosciuti ormai da anni, ma l'amministrazione comunale nel recente passato non è mai intervenuta per tutelare i cittadini che, specialmente in quartieri quali ad esempio via Padova e Stazione Centrale, hanno paura di uscire di casa».
Per ora sono partite delle «verifiche sui proprietari della abitazioni, perché per la gran parte i residenti delle vie problematiche sono gli stranieri», fa sapere Carmela Rozza. Negli altri casi sono italiani che affittano. Parlando di questo aspetto l'assessore ha avvertito che «partiranno anche le segnalazioni alla Finanza». Perché, questa la linea del Comune targato Sala, per ogni emergenza c'è qualcuno che ha avuto un ruolo: come gli italiani che affittano a stranieri senza porre domande per via Arquà e via Padova, così per gli insegnanti della scuola che non hanno vigilato a sufficienza.
Questo non toglie che, considerata la gravità del problema, non si torni alle ordinanze, anche se modificate rispetto a quelle dell'era Moratti bocciate dal Tar.
Rozza si è dichiarata favorevole, ma la decisione è subordinata a una riunione tra più assessorati che si svolgerà nei prossimi giorni: il degrado di via Padova conta tanti problemi da toccare le competenze di più uffici.MBon
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