Fotovoltaico uguale energia pulita, o almeno era questa l'immagine che fino a ieri si aveva dei pannelli solari. Un blitz della Dda ha invece portato alla luce un tentativo della camorra di riciclare soldi provenienti da traffici illeciti attraverso una normale attività produttiva, per di più all'insegna del rispetto ambientale. Sono così arrivati i sigilli della Direzione distrettuale antimafia ai cancelli di una società di Cesano Maderno, per presunta collusione con il Clan dei Casalesi. L'operazione è stata portata a termine in contemporanea con altri analoghi sequestri preventivi a La Spezia, Benevento, Roma, Napoli, Parma e Caserta, per un totale di oltre un milione di euro di beni e immobili posti sotto sequestro.
Tra i vari impianti industriali e commerciali, il provvedimento emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha dunque riguardato anche la sede della Smec srl di via Umberto 1 a Cesano Maderno. Secondo gli inquirenti infatti Pasquale Pirolo e l'avvocato Michele Santonastaso, titolari delle diverse società sottoposte a sequestro, avrebbero investito soldi dei clan di Clan dei Principi in attività di vario genere, tra le quali appunto anche la ditta brianzola e anche in Smec. Tutto sarebbe iniziato nel dicembre 2011, quando Santonaso, già a giudizio per corruzione, fu scoperto essere il vero titolare di un'abitazione a Bellona, in provincia di Caserta. Nell'appartamento, in realtà in uso a Pirolo, già condannato nel 1986 per associazione a delinquere di stampo mafioso, furono ritrovate documentazioni relative a numerose società.
La prima ditta ad essere individuata e posta sotto sequestro nell'aprile del 2012 fu la Ictea, un'impresa edile con sedi appunto a Bellona e Maddaloni, sempre in provincia di Caserta. Da allora hanno preso il via le indagini che hanno permesso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, di individuare altre società della «rete», operanti nel fotovoltaico, nel trattamento delle acque e nel settore immobiliare. Ieri la seconda parte del blitz.
Durante le operazioni, sono state sequestrate le quote societarie e i beni della Smec s.r.l, specializzata in pannelli solari, con sede legale a La Spezia e uffici a Cesano Maderno, riconducibile sempre a Pirolo e con quote di partecipazione anche nella Tecno Calor srl, società in liquidazione, nel consorzio C.R.T e nella S.R.E. S.p.a. Altre società nel parmense, operanti nel settore acqua e immobiliare, riconducibili agli stessi soggetti, sono state raggiunte dai medesimi provvedimenti. Sono stati inoltre sequestrati terreni, capitali, beni e auto a Casal di Principe, tutti riconducibili a Romolo Simeone e a suoi familiari.
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