Il ricordo di Gaber Pisapia partecipa ma dal Comune neanche un evento

«La libertà è partecipazione» cantava il grande Giorgio Gaber, e ieri il sindaco Giuliano Pisapia non ha voluto far mancare la propria nella giornata di commemorazione sul decennale della scomparsa. Così, nella Sala dell'Orologio di Palazzo Marino, ha presentato accanto alla figlia del Signor G l'omaggio discografico più atteso dai fan, il triplo cd che ha raccolto il contributo di voci famose del panorama italiano e internazionale, da Patti Smith ad Adriano Celentano, da Renzo Arbore a Claudio Baglioni, da Roberto Vecchioni a Enzo Jannacci. Il sindaco ha voluto ricordare, se mai occorresse, il valore di un «autentico anticonformista» che amava molto la sua città, Milano: «Gaber ha raccontato le mille sfaccettature, i diversi quartieri, da Porta Romana al Giambellino, così come ha saputo raccontare la storia della nostra società». E allora il sindaco ha voluto sottolineare la sua presenza e quella della città accanto agli artisti che hanno contribuito alla realizzazione del disco: «Non mi stupisce che 50 cantanti così importanti abbiano voluto far parte di questo progetto. 50 cantanti, 50 artisti diversi tra loro per età, per stile, ma tutti uniti nel ricordo di Gaber».

Ma qualcosa che un po' stupisce, a dire il vero, c'è: il fatto che il sindaco non abbia approfittato dell'occasione per annunciare quanti e quali eventi pubblici avranno luogo per celebrare degnamente il grande Gaber nel decennale della morte. Chessò, spettacoli, un concerto, magari una bella mostra a Palazzo Reale come è stato fatto per Dario Fo.

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