Arriva nell'aula della Corte d'appello, a oltre due anni dalla sentenza di primo grado, il processo per la «Rimborsopoli» di Regione Lombardia. Ieri all'udienza d'esordio davanti alla Seconda sezione penale il sostituto procuratore generale Massimo Gaballo ha chiesto la conferma delle condanne inflitte dal Tribunale per 39 ex consiglieri regionali. Tra loro anche Renzo Bossi, che ha avuto due anni e mezzo di carcere, e l'oggi capogruppo della Lega in Senato Massimiliano Romeo, un anno e otto mesi in primo grado. Chiesto inoltre il via libera dei giudici al patteggiamento sotto i due anni, con il beneficio della pena sospesa in presenza di risarcimento del danno, per altri 11 politici o ex politici. In questo secondo gruppo di imputati compare anche Nicole Minetti.
Gli imputati totali per le «spese pazze» al Pirellone sono 51, rispondono di peculato. Il sostituto pg ha invocato la prescrizione per uno soltanto e per alcuni ex consiglieri ha ricalcolato la pena diminuendola di qualche mese. Per l'accusa, gli imputati si sono fatti rimborsare con soldi pubblici, tra il 2008 e il 2012 per un totale di 3 milioni di euro, acquisti al di fuori dell'attività istituzionale e di carattere personale. Agli atti erano finiti scontrini per cartucce per il fucile da caccia, tagliandi del «gratta e vinci», cene stellate, persino il banchetto di nozze per una parente. Ancora: aperitivi o lunch in locali di lusso, sigarette, lattine di Red Bull, videogiochi, il libro Mignottocrazia di Paolo Guzzanti.
Tra coloro che hanno concordato la pena con il pg per poi avanzare l'istanza di patteggiamento in Appello ci sono, oltre a Nicole Minetti, l'ex assessore Giulio Boscagli e Antonella Maiolo, ex sottosegretario alla Presidenza in quota Fi-Pdl. Tra coloro invece per cui è stata chiesta conferma della condanna inflitta nel gennaio del 2019 ci sono gli ex assessori Giorgio Pozzi (1 anno e 6 mesi), Massimo Buscemi (2 anni e 2 mesi) e Monica Rizzi (2 anni e 2 mesi).
Ieri dopo le conclusioni delle parti civili e delle difese degli imputati che hanno chiesto di patteggiare e di alcuni altri, l'udienza è stata aggiornata al prossimo 6 aprile. La sentenza dei giudici della Seconda sezione è attesa per l'8 giugno.
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