La ripartenza c'è. Esattamente un anno fa la Lombardia era zona rossa, più o meno chiusa, più o meno in lockdown. Un incubo di cui si faticava a immaginare la fine che invece ora per fortuna si intravede. Lo dicono i numeri, che nelle loro asciutta semplicità, tolgono spazio all'emotività, alle interpretazioni e alle polemiche. Numeri che, sia per quanto riguarda il virus, sia per quanto riguarda l'economia di giorno in giorno sono sempre più confortanti. Tutto ciò secondo il governatore Attilio Fontana è solo grazie al successo della campagna vaccinale che in Lombardia ha raggiunto una percentuale pari all'89% delle somministrazioni. «Ci troviamo in una fase positiva di ripresa- spiega il governatore in apertura del World Manufacturing Forum a Cernobbio- Con dati che segnano un +9,3% la produzione del manifatturiero, +6,6% l'export e un rimbalzo del Pil regionale stimato in un +5,4% in netto recupero sui livelli pre-Covid. Possiamo dunque guardare con ottimismo al futuro dell'economia, grazie al dinamismo del sistema impresa che continueremo a sostenere e promuovere». «La Lombardia può contare su alcuni punti di forza che ne accelerano la capacità innovativa- sottolinea- il ritorno del fatturato da nuovi prodotti, la propensione delle Pmi all'innovazione e la presenza di un sistema universitario altamente qualificato. Ciò ci consente di poter ambire a essere non soltanto il motore economico del Paese, ma il motore innovativo del Paese. Per fare questo, dobbiamo incrementare la quota di Pil destinata a investimenti in ricerca e sviluppo: un obiettivo che, anche grazie alle importanti risorse del Pnrr, potremo ambire a raggiungere». Guardando al futuro e alle risorse che l'Unione Europea metterà a disposizione dell'Italia, il governatore ha evidenziato che «sono un tesoro prezioso da non disperdere per favorire la crescita del Paese e il superamento degli storici deficit, a partire dalla scarsa occupazione, soprattutto giovanile».
Ma è chiaro che su tutto questo, sulla ripartenza, il Covid resta ancora una variabile da tenere in massima considerazione. La «battaglia» sta dando ottimi frutti grazie anche al senso civico dei lombardi che in 9 mesi a permesso di effettuare 15,5 milioni di vaccinazioni. Un risultato che pone la Lombardia al primo posto in Italia ma che alla Regione non basta e chiede ancora una sforzo invitando tutti a non abbassare la guardia. La vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, rilancia infatti l'appello a chi non ha ancora aderito, vale a dire circa il 9% della popolazione over 12 vaccinabile e rivolgendosi anche a chi è interessato alla terza dose.
«Le analisi dei dati epidemiologici diffuse nei giorni scorsi dall'Istituto superiore di Sanità - sottolinea la vicepresidente - testimoniano l'importanza e la validità del vaccino. Con un'efficacia preventiva dell'89% nei confronti del pericolo di contagio, del 96% rispetto ad ospedalizzazioni e ai ricoveri in terapia intensiva, e del 99% rispetto ai decessi».
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