Rivoluzione Atm e Trenord: da domani tornelli in uscita per bloccare i «portoghesi»

Rivoluzione Atm e Trenord: da domani tornelli in uscita per bloccare i «portoghesi»

Vita dura per i portoghesi del metrò. Da domani debuttano i nuovi tornelli e bisognerà timbrare anche in uscita. Se non acquisteranno il biglietto, i 20mila abusivi che ogni giorno si infilano senza pagare sui vagoni, resteranno «intrappolati».
Per ora il sistema di controllo si limita a una sperimentazione. «Qualche disagio ci sarà, soprattutto nelle ore di punta - spiega il presidente di Atm, Bruno Rota - Tra qualche giorno valuteremo i pro e i contro del test e cercheremo di capire se funziona».
Da domani, dalle 9,30 alle 16,30, saranno chiusi i tornelli in quattro stazioni delle linea 1: Duomo, Pagano, Loreto, Amendola. Al momento dell’uscita, i furbetti senza biglietto non potranno far altro che acquistarne uno ai distributori automatici interni. E saranno costretti a pagare anche un supplemento di qualche euro in più (quanto è ancora da stabilire). Non si tratta di una vera e propria multa «perché - spiegano ad Atm - dobbiamo tener conto anche di chi ha semplicemente il biglietto scaduto o sbagliato». O lo ha smarrito durante il viaggio. L’intento non è punire con le sanzioni ma fare in modo che tutti abbiano un regolare titolo di viaggio.
Oltre alla barriera, alle fermate ci saranno anche 70 addetti Atm con il gilet blu che spiegheranno la nuova regola ai passeggeri e aiuteranno a indirizzare i flussi di viaggiatori. Per testare il servizio si procederà per fasi: dopo le prime settimane di test, nelle stesse fermate di Duomo, Pagano, Loreto e Amendola, l’orario di chiusura dei tornelli in uscita verrà esteso e coprirà tutte le fasce orarie del servizio di metropolitana. A seguire, è prevista la fase due: blocchi in uscita anche sulla linea 2, dalle 9,30 alle 16,30, nelle quattro stazioni di Centrale, Gioia, Vimodrone, Cologno Centro. E ancora, la fase 3 sulla linea M3 con le cinque fermate di Porto di Mare, Corvetto, Sondrio, Duomo e San Donato, secondo le stesse modalità di orario.
«Certo, la nostra sperimentazione viene fatta in modo serio e non solo in certe fasce orarie minime. Solo così è possibile ottenere dati rilevanti e verificare se il metodo funziona o no» tiene a precisare Bruno Rota. La frecciatina, implicita, è rivolta a Trenord: la stazione di Cadorna infatti, la prima a sperimentare il piano dei tornelli, dalla metà di maggio ha chiuso i varchi solamente dalle 10 alle 15, nella fascia oraria con minor affluenza. Tuttavia si è trattato solo di un «assaggio». Già, perché dal prossimo giovedì la stazione chiuderà le uscite dalle 6,40 del mattino fino alle 14. Da domani invece scatteranno anche i blocchi e i controlli a Bovisa Politecnico dalle 6,40 alle 16,45.
Il provvedimento sarà progressivamente esteso a tutta la giornata e alle stazioni di Milano Domodossola - Fiera e del Passante ferroviario. Un accorgimento necessario anche per Trenord: si calcola infatti che gli abusivi sui treni provochino nelle casse della società, a livello regionale, un ammanco pari a 40 milioni di euro all’anno. Un buco di cui si farebbe volentieri a meno. Per ora i controlli anti furbetti ci saranno ma seguiranno la linea soft. Si parla solo di «mini multe» da 10 euro (un supplemento al prezzo del biglietto). Ma non si esclude che in futuro si possa adottare la linea dura.
La speranza, sia di Atm sia di Trenord, è che non si debba nemmeno arrivare alla fase delle multe vere ma si punta piuttosto ad abituare tutti i viaggiatori a comprare i biglietti.

Tanto, o salendo sul treno o scendendo, verranno controllati. Assieme ai tornelli, Atm propone anche altre novità sub-urbane: una rassegna di concerti nelle varie stazioni del metrò che, fino al 3 luglio, accompagnerà i pendolari di passaggio.

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