Rom bivaccano nel parcheggio: "Ma il Comune non dice nulla"

Un parcheggio del quartiere Adriano di Milano preso di mira da alcuni gruppi rom. La denuncia dei consiglieri leghisti: "Qui serve tolleranza zero"

Rom bivaccano nel parcheggio: "Ma il Comune non dice nulla"

Si fermano per giorni, stendono i panni e mangiano su tavolini di fortuna sistemati all'aperto. Poi, quando arriva la polizia se ne vanno, salvo tornare qualche ora dopo. Così, alcune famiglie rom hanno preso di mira il quartiere Adriano di Milano e, in particolare, il parcheggio di via Trasimeno, dove bivaccano per qualche giorno.

A denunciare la situazione sono stati il consigliere comunale della Lega, Silvia Sardone, e il presidente leghista del Municipio 2, Samuele Piscina, che si sono recati sul posto per documentare la difficile situazione con cui i cittadini devono fare i conti. "Diversi anni fa in quartiere Adriano c'era un problema costante: qui sostavano in continuazione carovane di rom", ricorda la Sardone spiegando che "la sinistra non voleva, ma grazie alle battaglie dei cittadini siamo riusciti a mettere la barriera anti-rom, termine che faceva rabbrividire la sinistra buonista per la quale i rom possono tranquillamente sostare dove vogliono e andare contro ogni regola esistente in Italia". Ai tempi, quindi, il problema era stato risolto con la costruzione di una barriera che impediva ai caravan di passare, perché troppo alti. Ma ora, "il problema è tornato", perché chi occupava l'area ha trovato un escamotage: "Invece di accedere con i caravan, usano le auto che sono più basse". Così, i gruppi hanno ripreso ad accedere all'area dove "stazionano, bivaccando, stendendo i panni e mangiando all’aria aperta".

Sardone e Piscina

Ma non bastano gli interventi delle forze dell'ordine per convincere queste persone ad abbandonare definitivamente il parcheggio. "Noi prontamente abbiamo chiamato le forze dell'ordine- spiega Samuele Piscina- che sono intervenute per più volte per più giorni, facendo andare via queste carovane. Ma c'è il rischio che vadano via la mattina e tornino la sera". Ma, avvertono Sardone e Piscina, "noi abbiamo la testa più dura, non ci fermiamo, vogliamo che quest'area rimanga libera da questi accampamenti", perché queste situazioni non devono essere permesse. Per questo, dice con forza la Sardone, "se i rom torneranno sappiano che io e Samuele saremo lì quotidianamente a chiamare le forze dell'ordine per mandarli via e vediamo chi si stanca prima, noi sicuramente no". Il Comune guidato dal sindaco Giuseppe Sala, invece, "non dice nulla piegandosi per l’ennesima volta all’arroganza di certe comunità. Serve tolleranza zero a questi comportamenti". I due esponenti della Lega, infatti, si sono recati nel quartiere Adriano muniti di cartelli in cui la scritta "divieto di acesso" è accompagnata dall'immagine di un caravan, per sottolineare che "qui i rom non possono sostare".

Un divieto che dovrebbe essere sottolineato dal Comune, specificano Sardone e Piscina: "I cittadini della zona pretendono sicurezza e tranquillità- concludono-È compito del Comune essere più presente. Noi della Lega siamo al fianco dei cittadini e non ci fermeremo!".

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