«Romeo e Giulietta» al Ciak Il (classico) musical in 3D

Uno spazio nuovo di zecca per una storia che affonda le radici nel passato: curiosa ma attesa l'abbinata tra il rinato Ciak, ribattezzato Linear4Ciak nella veste di tensostruttura in Piazzale Cuoco (zona sud di Milano) e «Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo», il musical kolossal prodotto da David Zard, diretto da Giuliano Peparini, sulle musiche di Gerard Presgurvic e i testi di Vincenzo Incenzo, in cartellone fino al 23 febbraio (ore 21, ingresso da 20 euro, info 06.853.763.). Zard, che portò in Italia anche il celebrato «Notre Dame de Paris» di Riccardo Cocciante, usa le parole con ardimento e rischio calcolato quando dice che «Romeo e Giulietta è il più grande show attualmente in giro per l'Italia, e forse per l'Europa». Vero è che nel nuovo Ciak – una struttura da 3mila posti («la più grande d'Italia», assicura l'assessore alla Cultura del Comune Filippo Del Corno) e i cui lavori, come abbiamo personalmente constatato in loco ieri, sono ancora in corso – la taglia del musical shakespeariano dovrebbe trovarsi a suo agio. «Per essere corretti – specifica David Zard – si dovrebbe definire questo spettacolo un melodramma moderno, e non un semplice musical». A Roma, dove è appena passato, «Romeo e Giulietta» ha realizzato 80 repliche raccogliendo più di 160.000 spettatori: qui a Milano, sono sempre parole di Zard, «ci aspettiamo di fare almeno 60.000 spettatori, o comunque questa è la cifra che servirebbe a rientrare nei costi». I costi di una scommessa che può contare su un mix di tecnologia e care vecchie arti teatrali: un cast di 45 elementi, 30 dei quali danzatori, con un avveniristico sistema scenografico dove le proiezioni video fanno praticamente tutto. E si parla di un sistema di proiezioni sincronizzate a 20 millesimi al secondo, con effetto 3D che inganneranno perfettamente l'occhio dello spettatore. Della storia, non vi sarebbe nulla da dire, se non che Romeo e Giulietta si ameranno e soffriranno, al centro di una faida famigliare celeberrima, con i volti di Davide Merlini e Giulia Luzi. Belli, giovani e noti: Merlini è l'ex tecnico di caldaie che alla 6a edizione di «X Factor» divenne pupillo di Simona Ventura e giunse terzo, Giulia Luzi è invece personaggio noto al pubblico televisivo: ex di fiction come i «Cesaroni» e «Un medico in famiglia» in tv, ha – come rivela lei stessa - «sempre avuto una forte passione per il canto. Sin da piccola, insieme a mia madre, ho seguito da spettatrice molti musical a teatro. Per questo ruolo ho sostenuto diversi provini, ho dovuto cantare anche in francese perché l'edizione originale è in quella lingua, ho sostenuto un monologo di Shakespeare, e in questo mi hanno aiutato i miei studi di liceo linguistico: Shakespeare l'ho letto e riletto in lingua originale. Poi sono passata sotto un active coach. Alla fine tra 6 o 7 Giuliette a farcela sono stata io. In partenza eravamo più di duecento!». La vita da Giulia a Giuletta è radicalmente cambiata: «Ho lavorato 12 ore al giorno per 12 settimane di prove, senza sosta.

Mi sono vista e rivista i film di Baz Luhrmann e di Franco Zeffirelli, il primo più moderno e punk, il secondo classico». E poi c'era il «romeo» ufficiale, a casa: «Sì, il mio fidanzato – sorride Giulia – All'inizio era geloso, ci si vedeva di meno. Poi mi ha visto sul palcoscenico, e d'improvviso ha capito ogni mio sacrificio».

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