La favola verde non regge. Milano sta ospitando (da ieri) il «Youth4Climate» grande kermesse dedicata al «cambiamento climatico». La narrazione di questo evento «fashion green» - come lo ha ribattezzato il candidato del centrodestra Luca Bernardo - è stata affidata alle star mediatiche, la giovane attivista svedese Greta Thunberg e la nuova stella del firmamento «climate change», la ugandese Vanessa Nakate. Il messaggio è chiaro: la situazione sta precipitando e il mondo (occidentale) non sta facendo nulla per prevenire i danni del riscaldamento globale. Il sindaco, Beppe Sala, a meno di una settimana dal voto ha provato a incassare qualche dividendo di visibilità e consenso, dispiegando a sua volta la sua parte di racconto, quella della riscossa verde che parte dalle città che fanno qualcosa (oltre che dai giovani). «Se le città dimostreranno che le cose possono cambiare, gli altri seguiranno» ha detto, rivendicando quindi le misure adottate in questi anni nel centro di Milano contro le auto, additate come responsabili del disastro incombente.
Ma il racconto non sta in piedi. Lo testimonia l'assessore regionale Raffaele Cattaneo (nella foto) che dà battaglia per un approccio non propagandistico, e non ideologico, alla questione. «La qualità dell'aria in Lombardia - spiega l'assessore - è in continuo miglioramento. Da anni la nostra Regione rispetta i limiti imposti dell'Ue per le medie: dal 2018 per gli agglomerati di Milano, Brescia, Bergamo i valori del PM2.5 sono al di sotto del limite europeo di 25 µg/m³; dal 2018 la media di tutte le stazioni della Regione dei valori del PM10 è al di sotto del limite europeo di 40 µg/m³. Un miglioramento costante che prosegue dal 2005».
Insomma, leggendo le statistiche sui dati lombardi, si evince come l'aria stia migliorando molto e da anni. I giorni di superamento del Pm10 stanno calando costantemente dal 2005 e nessuna stazione supera più il limite della media annua, inoltre stanno aumentando le stazioni che rispettano il limite delle medie giornaliere di Pm10 e - per quel che riguarda il biossido di azoto - le stazioni che superavano i limiti annuali erano il 96% nel 1996 e oggi sono il 9%. Non solo, la Lombardia ha ridotto più dell'Europa i giorni di superamento del Pm10.
Cattaneo rivendica il lavoro fatto dalla Regione, e aggiunge: in Lombardia produciamo 1.883 grammi pro capite all'anno di Pm10 contro i 4107 di media europea e la media italiano è sopra i 3.000». «La qualità dell'aria e il cambiamento climatico - aggiunge - sono temi molto seri sui quali è importante lavorare insieme per trovare le misure necessarie. Sul fronte del contrasto al cambiamento climatico, siamo consapevoli che sia necessario agire unitamente. È un tema che va affrontato a livello glocale, con accordi globali tra Stati, come avverrà a Glasgow attraverso la Cop26, ma anche con azioni locali».
«Per questa ragione - conclude l'assessore - la Lombardia giovedì organizzerà insieme alla Scozia un incontro con le Regioni del mondo per far sentire la propria voce ed essere protagonista nel contrasto al cambiamento climatico.
Mi aspetto che questa Precop determini obiettivi ambizioni che devono essere perseguiti in una logica inclusiva, coinvolgendo le realtà economiche, associative, territoriali. Questo è il motivo per cui le Regioni vogliono avere più voce all'interno di questi negoziati».
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