Salgono sul palco montato nel parcheggio di fronte all'ospedale Niguarda sulle note del «Nessun dorma». Matteo Salvini, il candidato sindaco Luca Bernardo e la capolista della Lega Mariarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, sperano che sia di buon auspicio la voce di Luciano Pavarotti che intona «all'alba vincerò». «Ho la convinzione girando quartiere per quartiere - avverte il leader della Lega che ieri ha chiuso la campagna milanese del partito in periferia - che c'è tanta gente silenziosa, che magari non risponde ai sondaggisti, e domenica a Milano ci regalerà una sorpresa per cui qualcuno si dovrà prendere un po' di Maalox. E poi ce la giochiamo al ballottaggio». Salvini non ci va leggero con Beppe Sala. Parla «da milanese a milanesi, abbiamo in mano in questi giorni il futuro della nostra, della mia città che ho dentro più di ogni cosa - afferma -. Non voglio lasciarla in mano a una sinistra chiacchierona e inconcludente. Restituiamo ai milanesi la bellezza dei Navigli riaperti, telecamere, un grande piano di edilizia popolare bella. Le bellezze che di Milano fanno il giro del mondo, la nuova fiera, Citylife, aeroporto, Porta Nuova, sono nate con il centrodestra, da Formentini, Albertini e Moratti, poi il nulla». E Milano «non sono solo piazza Duomo e Galleria, che sono pure state massacrate da questo sveglione. É un sindaco che si occupa raramente degli ultimi». E la sua coalizione «è riuscita a dire che non dobbiamo fare il nuovo stadio perchè non serve altro cemento, ma dove vivono? E la M4 quei geni di Pisapia e Sala dovevano inaugurarla nel primo tratto nel 2015, sei anni fa. Voglio Milano piena di cantieri di metrò e di piste nei parchi, ma non puoi rompere a chi lavora dalla mattina alla sera e mettendo a rischio la salute dei ciclisti». Bernardo «raccoglierà consensi e la Lega sarà la sorpresa più grande delle elezioni». Difende la scelta, «è il miglior candidato che il centrodestra potesse scegliere, sono contento che abbiamo scelto un medico e una farmacista per prenderci cura della città. La sinistra conosce Milano solo sulla cartina». Bernardo invece, dopo l'appello di Sala al voto disgiunto, attacca: «Cerca i voti del centrodestra? Vuol dire che a sinistra non ce ne sono per lui, che esce con il paraocchi da Palazzo Marino e non si accorge nemmeno che ci sono senzatetto anche in centro». E «vorrebbe portare in Comune i 5 Stelle, il partito del no. Ma lunedì avrà un incubo, aveva già prenotato il weekend al mare, tranquillo, lo accompagneremo tutti insieme alla stazione».
Prima di loro il governatore Attilio Fontana sul palco ricorda che «i sindaci di centrodestra hanno visione, Formentini è stato il primo a dare una smossa a questa città, poi è andata avanti grazie ad Albertini e Moratti. Quelli di centrosinistra hanno seguito solo le indicazioni date dalle giunte di centrodestra. Invertiamo la rotta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.