Il sindaco ha dato i compiti delle vacanze alla giunta. Obiettivo: organizzare un grande evento pubblico - se si chiamerà come va di moda «Stati generali» o in altro modo, si vedrà - per presentare i progetti del secondo mandato, con un focus in particolare su sviluppo urbanistico associato a sistemi di mobilità, ambiente, sport e scuole. Un mandato che non finirà a settembre 2026 ma nella primavera 2027, il sindaco Beppe Sala ha realizzato da poco la cosa («me l'ha detto il collega di Ravenna») e non fa i salti di gioia. A fine corsa avrà governato Milano per 11 anni di fila, sempre che non scappi prima verso impegni di carattere nazionale. Le elezioni dei consigli comunali infatti si devono tenere in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno, se il mandato scade nel primo semestre dell'anno o nello stesso periodo dell'anno successivo se il mandato scade nel secondo semestre. Sala è stato eletto la prima volta a giugno 2021 ma già il voto dlle Comunali causa Covid è slittata a fine settembre. E a questo punto non si voterà quindi nell'autunno 2026 ma nella primavera 2027. Tornando all'idea dell'evento pubblico, Sala ha spiegato ieri di aver chiesto «all'assessore alla Rigenerazione Giancarlo Tancredi di farmi un quadro preciso degli sviluppi urbanistici» in corso e previsti nei prossimi anni, idem «alla vicesindaco Anna Scavuzzo di preparare un report sulle nuove scuole, all'assessore alla Mobilità Arianna Censi su come si muoveranno i sistemi di mobilità e all'assessore allo Sport Martina Riva cosa cambierà nel quadro degli impianti sportivi». Ma altri esponenti della giunta saranno evidentemente coinvolti. «Mettendo insieme tutto questo - sostiene Sala - credo possa uscire un bel disegno della città al 2026-2027 che presenterò ai milanesi a settembre, fa sempre bene rendicontare. C'è molto di più che in passato uno sviluppo in zone fuori dal centro storico», dal quartiere Santa Giulia all'ex scalo Romana dove sta sorgendo il villaggio olimpico che poi diventerà campus universitario».
Ieri il sindaco, che ha lavorato per 19 anni in Pirelli, ha partecipato a fianco dell'ad Marco Tronchetti Provera all'evento «Una storia al futuro» sui 150 anni dell'azienda di pneumatici a fondata da Giovanni Battista Pirelli. Ed è tornato alla carica sulla proposta alle aziende che fanno profitti di «esporsi in aiuto ai lavoratori che con l'aumento del costo della vita hanno perso un mese di stipendio, l'inflazione è cresciuta oltre l'8,3%.
No vuol dire solo aumentare gli stipendi, può trattarsi di una tantum, di sistemi di welfare, penso alla difficoltà delle famiglie sugli asili». Non esclude «l'attivazione di un tavolo con le grandi aziende milanesi, per capire cosa hanno già attivato e le risorse che potrebbero mettere in campo».
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