Già prima della pandemia erano tanti i senzatetto di Milano che cercavano rifugio nei luoghi più disparati della metropoli. Con l'aumento dell'indigenza e con migliaia di nuovi poveri, vederli e imbattersi in loro è diventato molto più facile. A loro si aggiungono i tantissimi immigrati che arrivano in città e che vivono allo sbando, di espedienti, senza un lavoro e senza un posto sicuro dove dormire. La loro casa è diventata la strada e ora non è raro incontrare i senzatetto nelle zone centrali della città, a ridosso di quelle vie che un tempo vedevano scorrere la movida notturna. Silvia Sardone ha documentato la situazione della stazione di Porta Garibaldi, una delle tante di Milano, nei cui pressi stazionano decine di clochard.
La stazione di Porta Garibaldi di Milano è il cuore della riqualificazione del quartiere Isola. Sorge difronte all'iconica piazza Gae Aulenti, uno dei nuovi simboli della metropoli del futuro, a ridosso dell'imbocco del famoso corso Como, strada conosciuta per i suoi tanti locali frequentati dai vip. A breve distanza da qui si erge il Bosco verticale, il complesso di palazzi più conosciuto di Milano. Inoltre, la stazione Porta Garibaldi è il terzo scalo ferroviario della città per traffico complessivo ed è la principale per quanto concerne il traffico pendolare. È facile intuire l'importanza di questa zona dove, come segnalato da Silvia Sardone, hanno trovato casa tantissimi senzatetto nell'indifferenza delle istituzioni locali.
"A pochi metri dalla stazione Porta Garibaldi, dai grattacieli di Porta Nuova, dai locali di Corso Como e Piazza Gae Aulenti ci sono tanti “invisibili” totalmente dimenticati dal Comune di Milano. Da tempo numerosi senzatetto stazionano sotto il Cavalcavia Bussa e nei giardini accanto. Vivono per terra, accanto alla strada, in condizioni igieniche molto difficili", ha denunciato l'europarlamentare della Lega dopo aver effettuato uno dei tanti sopralluoghi sul territorio. "Qui a inizio gennaio morì un senzatetto per il freddo nel sottopassaggio ferroviario. Spiace constatare che questo disagio sociale e questo degrado in zone così centrali siano totalmente non considerati dal Comune di Milano", ha proseguito l'esponente leghista del consigliere comunale.
Da tempo il Comune di Milano si vanta della capillare rete di supporto per i bisognosi che, evidentemente, come mostrano anche le immagini di Silvia Sardone, non è adeguata. "Mi chiedo dove sia il sistema di accoglienza e ricovero per chi è in difficoltà di cui si vanta la sinistra meneghina. Il sindaco Sala è più interessato ad arruolare liste di ogni colore per la sua campagna elettorale piuttosto che concentrarsi su queste immagini che tra l’altro sono simili anche nella vicina stazione Centrale", ha sostenuto la Sardone mettendo l'accento anche su un'altra zona problematica della città.
Silvia Sardone, quindi, ha puntato i fari su quello che è il
vero problema di Milano: "Forse qualcuno dovrebbe riflettere sull’accoglienza a tutti i costi, troppi stranieri arrivano a Milano e finiscono per stare in strada, bivaccando tutto il giorno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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