È solo questione di ore. L'assassino di Parviz Gorijan - il 79enne commerciante iraniano di tappeti e pietre preziose trovato assassinato nel suo magazzino di piazzale Tripoli la sera di giovedì 12 settembre - infatti ha già un nome e un cognome. Grazie alle immagini registrate dalle telecamere posizionate accanto all'ingresso del deposito, poco sopra la porta, ai tabulati telefonici, agli appuntamenti sull'agenda che l'uomo annotava scrupolosamente, ma soprattutto a causa delle numerose tracce lasciate dall'assassino repertate in maniera scrupolosissima, i carabinieri del nucleo investigativo sono riusciti a risalire all'omicida, restringendo via via un cerchio che ogni giorno si concentrava sempre e solo attorno a un unico soggetto.
Quel giovedì l'iraniano ha incontrato il suo assassino nel pomeriggio, direttamente in ufficio. Gli ha aperto la porta e lo ha fatto sedere. I due hanno cominciato a parlare, ma la discussione dev'essere degenerata in un' aggressione rabbiosa e violenta. A quel punto infatti l'assassino ha afferrato un oggetto contundente (gli investigatori hanno sempre sostenuto di non averlo mai ritrovato, ndr) e ha colpito più volte alla testa il commerciante iraniano al punto da fracassargli il cranio.
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