Continua a ripetere che «no», non sarebbe «assolutamente» un fallimento andare al ballottaggio. Ma nonostante le aspettative innescate dagli ultimi sondaggi a quanto pare il sindaco uscente non è affatto sicuro di poter evitare il secondo turno, anzi. Ieri ha strizzato l'occhio agli elettori del centrodestra invitandoli a fare voto disgiunto, ossia a esprimere la preferenza per i simboli che sostengono lo sfidante Luca Bernardo e a crociare il suo nome sulla scheda. A pochi giorni dalle Comunali, è quello che si può definire senza se e senza ma un segnale di debolezza. «Io dico agli elettori del centrodestra che c'è anche il voto disgiunto, quindi pensateci» ha affermato Beppe Sala a margine della cerimonia per lo svelamento di una targa in memoria di Carla Fracci in via Tommei 2, sul muro della casa di ringhiera dove l'étoile visse dal 1945 al 1959. «La destra c'è, c'è un elettorato conservatore e di centrodestra a cui io magari mi rivolgo, anche perché esiste ed è nelle regole democratiche, il voto disgiunto - ha sottolineato -. Quindi, magari, se qualcuno ci pensa...Un sindaco te lo tieni per 5 anni, non esiste se non in casi rarissimi che si dimetta, non può essere licenziato. I prossimi anni saranno delicati, andranno gestiti i fondi del Pnrr, servono persone competenti». Precisa invece di non aver intenzione di arruolare in giunta altri sfidanti, sebbene nei giorni scorsi ha strizzato l'occhio al socialista Giorgio Goggi («in giunta ci sarà chi ha partecipato a questa corsa e chi sta dalla nostra parte, aprirei ad altri per un contributo e Goggi l'ho citato perchè era seduto di fianco a me».
L'appello di Sala diventa subito un autogol. Bernardo ironizza: «Credo che abbia qualche problema a sinistra se deve chiedere i voti a destra. Abbia più rispetto per il nostro elettorato. É se parliamo di competenza, il top manager non è riuscito a trovare soluzioni nemmeno per abbassare le tasse». L'assessore Fdi Riccardo De Corato, ex vicesindaco, sottolinea che se «a 6 giorni dal voto (da oggi 5, ndr.) Sala è arrivato ad appellarsi all'elettorato di centrodestra significa che è alla canna del gas. Evidentemente tutti i sondaggi che vedono il centrosinistra in vantaggio sono fasulli o fatti da poteri forti che appoggiano Sala. Albertini non ha mai fatto un simile appello». Per Marco Osnato, deputato milanese di Fdi, «è meglio che Sala capisca che l'elettorato è di centrodestra proprio perché lontano anni luce da lui e dal suo modo di amministrare». E «noi ricordiamo esattamente la sua parole quando definì facce inquietanti quelle del centrodestra milanese. Oggi che probabilmente teme di non essere così forte come vorrebbe far credere decide di usare una delle sue molteplici facce per dimostrarsi vicino alle istanze dei cittadini di centrodestra milanesi pur di rincorrere ogni singolo voto». Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico provoca: «Nonostante le innumerevoli liste che lo sostengono Sala deve fare appello agli elettori del centrodestra, che tristezza! É un autogol clamoroso, le sue parole rappresentano una mancanza di rispetto non solo verso l'elettorato di centrodestra ma anche nei confronti dei suoi sostenitori.
Evidentemente inizia a mancargli la terra sotto i piedi». Per il commissario cittadino della Lega Stefano Bolognini l'appello è «una scorrettezza nei confronti di Bernardo, inusuale e anche piuttosto volgare. Dimostra il suo nervosismo a dispetto delle passerelle social».
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