Tossicodipendenti, nullafacenti ed extracomunitari nei parchi, siringhe gettate a terra, segnale del preoccupante ritorno in voga delle sostanze stupefacenti da iniettare in vena. E conseguenti richieste dei residenti di maggiori controlli e più pulizia nelle aree verdi. Interventi necessari per evitare episodi come quello avvenuto alla vigilia di Pasqua al parco di via Argelati, di fianco all'asilo nido comunale. Una bambina di 3 anni stava raccogliendo le prime margherite della stagione. Pochi attimi e la sua allegria si è trasformato in un pianto scomposto: l'ago di una siringa nascosta nell'erba le ha trafitto una gamba.
Sono all'ordine del giorno casi come questi, più o meno gravi, che riguardano tutte le zone di Milano. Aree verdi in stato di abbandono e lasciate senza controllo, né cura fino a favorire il proliferare di degrado ed equivoci insediamenti negli spazi e nelle strutture esistenti, generando sporcizia, degrado e paura tra i cittadini.
«Tossicodipendenti che si impadroniscono della Cascina Argelati, un edifico fatiscente noto come fortino della droga e più volte espugnato dalle forze dell'ordine. Solo un pazzo, o appunto un tossico si aggirerebbe in quelle zone», spiega il consigliere della Lega nel Municipio 6 Carlo Goldoni. «I residenti continuano a lamentarsi del baccano proveniente dall'area adiacente via Strozzi dove di sera intere bande di latinos danno delle vere e proprie feste. Finito il divertimento - aggiunge il consigliere Goldoni - questi si trasferiscono in piazza Bande Nere, Roggia Boniforti e ancora Piazza Madi e Piazza Tirana (la terra di nessuno). Luoghi adibiti allo spaccio, dai quali è meglio tenersi alla larga». E di sicuro l'assenza di illuminazione e videosorveglianza garantisce una viziosa privacy.
Lascindosi alle spalle Lorenteggio, il Giambellino e Solari ci si sposta in Zona 5. Come per le addizioni, scambi gli addendi ma il risultato non cambia. «Nel quartiere Basmetto e Ripamonti le aree verdi sono in balia di rom ed extracomunitari. Il loro marchio sono depositi di immondizie e autoveicoli bruciati», conferma Alessandro Giacomazzi, consigliere della Lega nel Municipio 5. A quanto pare lì i residenti, d'estate, preferiscono fare la sauna in casa, piuttosto che lasciare le finestre aperte.
«I cittadini - aggiunge Giacomazzi - invece di chiedere la sistemazione di parchi e giardini, insistono per la loro chiusura.
Come sta succedendo in viale Ortles, dove molti genitori chiedono che il parco giochi, adiacente al centro Jannacci, venga tolto perché occupato sistematicamente da clandestini. E nemmeno al parco di via Guarneri i genitori possono portare i bambini. I lunedì mattina sia noi che Amsa segnaliamo sistematicamente i lampioni rotti e vetri a terra».
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