Automobilisti, pendolari, artigiani, lombardi attenzione: da lunedì 2 ottobre scattano i divieti regionali alla circolazione per i mezzi più inquinanti previsti dal Protocollo aria. Le novità? Il calendario, che quest'anno è stato anticipato di 15 giorni. A differenza degli anni passati, infatti, il blocco alla circolazione per auto, moto e furgoni più vetusti scatterà il 1 ottobre (che quest'anno cade di domenica), e non più il 15, data che corrisponde al via libera per l'accensione dei riscaldamenti. Cambia anche il termine dei divieti: non più il 15 aprile, ma il 31 marzo.
L'altra è l'anticipo delle misure intermedie di fermo del traffico dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia di concentrazione di polveri sottili (e non più dopo sette), pari a 50 microgrammi di Pm10 per centrimetro cubo. Rinviato di un anno, quindi al 1 ottobre 2018, il divieto di circolazione per i motori diesel Euro3.
Ieri la Giunta regionale ha approvato le nuove misure per il miglioramento della qualità dell'aria in ulteriore attuazione del Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria (Pria). La delibera segue l'Accordo di programma del Bacino Padano 2017, sottoscritto il 9 giugno dal Ministero dell'Ambiente e dalle Regioni del Bacino padano (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte).
Il motivo dell'anticipo dei divieti? Non si tratta dei livelli di inquinamento, che rimangono bassi (la media regionale della concentrazione di Pm10 a settembre 2016 si è attestata sui 27 microgrammi per metro cubo) finché non vengono accesi i riscaldamenti, ma per necessità di allineamento con le altre regioni del Nord. «L'anticipo dei divieti - spiega l'assessore regionale all'Ambiente Claudia Terzi - si rende necessario per una armonizzazione con le altre Regioni che, da tempo, utilizzano il calendario 1 ottobre-31 marzo. I cittadini potranno muoversi tra le nostre regioni senza doversi interrogare sulla esistenza o meno di provvedimenti diversi tra i nostri territori». «Regione Lombardia continua a essere timida sulle misure antismog - attacca Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd - Un caso emblematico è lo spostamento del blocco degli Euro 3 al 2018. Ma ciò che stupisce di più è il fatto che se la delibera si rivolge solo ai Comuni con più di 30mila abitanti, quindi 39, le restrizioni sono applicate solo a 35 di questi escludendo Voghera, Vigevano, Crema e Abbiategrasso perchè considerate meno a rischio».
Per quanto riguarda le categorie dei veicoli interessati dal blocco del traffico, dovrebbero essere le stesse dello scorso anno (la giunta varerà una delibera ad hoc in settimana).
Costretti a fermarsi dal lunedì al venerdì, escluse le giornate festive infrasettimanali, dalle 7.30 alle 19.30: Euro 0 benzina e Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel. Dall'anno scorso sono entrate in vigore le nuove limitazioni per moto e motorini a due tempi Euro 1 (Comuni di Fascia 1). Si ricorda che è in vigore anche il fermo permanente della circolazione per le due ruote a due tempi Euro 0, in tutto il territorio regionale.
Da lunedì e
fino al 31 marzo sarà anche obbligatorio per gli autobus spegnere i motori nella fase di stazionamento ai capolinea, per i veicoli merci durante le operazioni di carico/scarico. La sanzione prevista varia da 75 a 450 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.