L'errore sarebbe stato commesso a monte, nel centro di produzione di via Ponte Vetero, a Brera. Nel realizzare l'impasto del «brezel» - il pane alsaziano rossiccio a forma di nodo ormai diffusissimo anche da noi - infatti la catena di panetterie e fast food milanese «Princi» ieri ha commesso uno sbaglio. Con il risultato che in tarda mattinata 5 persone, 3 adulti e 2 bambini, sono finiti all'ospedale con lievi ustioni da soda caustica al cavo orale.
Cos'è successo? I carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione), che ieri hanno sequestrato ottanta pezzi di quel pane, hanno spiegato che l'impasto utilizzato prima di essere infornato solitamente viene immerso in una soluzione in cui, seppur molto diluita, c'è anche una minima quantità di soda caustica che contribuisce a conferire la tipica doratura a questo prodotto e che poi evapora durante la cottura. Secondo i militari e l'Asl ieri mattina quell'impasto non sarebbe stato controllato dal solito responsabile di produzione, bensì da un altro dipendente. «Un ragazzo che, comunque - assicura il titolare Rocco Princi, 53 anni, rientrato in fretta e furia dal punto vendita di Londra a Milano non appena saputo dell'accaduto - lavora per noi da 10 anni». E che comunque non si è accorto come nella soluzione in questione la soda caustica non fosse diluita bensì pura al cento per cento.
Le prime «vittime» sono state una 48enne italiana, il marito e il figlio di appena 2 anni. Poco prima di mezzogiorno la madre ha acquistato il pane nel negozio «Princi» di via Speronari, a due passi dal Duomo. Appena fuori dalla panetteria, in via Falcone, la donna e il bambino, dopo aver sbocconcellato un pezzetto di brezel, hanno cominciato ad avvertire bruciori alla bocca. Anche l'uomo ha avuto lo stesso malessere, ma in forma minore. La famigliola ha avvertito così il 118 e, in ambulanza, sono stati portati tutti al Fatebenefratelli. Più o meno alla stessa ora un turista greco 50enne e il figlio di 3 anni si sono recati al Policlinico con gli stessi sintomi, anch'essi raccontando di aver mangiato il brezel comprato da Princi, ma in via Ponte Vetero. Le condizioni degli intossicati non sono preoccupanti.
È stato allora, dopo i soccorsi, che Princi ha ritirato tutto il pane dalla vendita e l'Asl ha allertato i carabinieri. Recatisi in via Ponte Vetero, al centro di produzione delle panetterie Princi (oltre alla sede di Brera e di via Speronari a Milano il brezel era stato messo in vendita anche nella panetteria all'angolo tra via della Moscova e largo La Foppa, ndr) i militari del Nas hanno scoperto quel che era accaduto e sequestrato 80 dei circa 90 pezzi prodotti ieri. Se si considera che 5 sono quelli consumati dagli intossicati e altri due sono stati «intercettati» nel negozio di via della Moscova, all'appello mancherebbero 3 brezel alla soda caustica.
Sempre ieri, nel primo pomeriggio l'Azienda sanitaria di Milano, con un comunicato diffuso anche su Twitter, ha invitato a non consumare questo tipo di pane acquistato nei punti vendita di Princi e ha avvertito il magistrato di turno dell'accaduto.
«Sono fiero del mio pane - conclude il signor Princi -. Nel mio panificio uso solo farine biologiche e legno di faggio. In 30 anni non è mai successo nulla. Mi sento di tranquillizzare i clienti».
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