Solo 100 neonati l'anno E nella clinica dei vip non si faranno più figli

Reparto di Ostetricia chiuso alla Madonnina Partorire arriva a costare anche 25mila euro

Da lì sono passati i vip e i rampolli dell'alta borghesia milanese. E non solo. Tanto che, di fronte all'ingresso di via Quadronno, non si contano nemmeno le ore di appostamento dei paparazzi dei rotocalchi (dagli anni Sessanta ad oggi) in attesa di scattare la foto del secolo delle neo mammine o dei papà calciatori con il bebè in braccio. Ora la clinica privata Madonnina chiude lo storico reparto di maternità. Entro il 30 settembre cesserà l'attività di Ostetricia e Nursery. Il motivo? Pochi parti, non più di cento all'anno. Una cifra troppo bassa, che non garantisce una gestione efficiente del reparto.

Del resto, partorire alla Madonnina costa fra i 20 e i 25mila euro e anche i vip non sono più quelli di una volta e stanno un po' più attenti. Della cospicua cifra chiesta alle pazienti, alla clinica va il 30%, il resto va al medico. E pare che negli ultimi anni i chirurghi abbiano, di parecchio, aumentato i propri cachet. Roba d'altri tempi, soprattutto considerano la concorrenza sanitaria degli ospedali vicini.

Il gruppo ospedaliero San Donato, proprietario della clinica, ha già comunicato alle sigle sindacali l'apertura di una procedura di mobilità collettiva per i 14 addetti che non potranno essere ricollocati all'interno della struttura. «Negli ultimi anni la domanda di prestazioni sanitarie per l'assistenza al parto e per il servizio di neonatologia a pagamento ha segnato una costante riduzione - afferma l'ad della casa di cura La Madonnina, Andrea Mecenero - I dati raccolti confermano infatti un trend decrescente, con una perdita media annuale del 15%. Il numero dei parti eseguiti si è ormai attestato su una soglia di circa 100 all'anno, cifra troppo bassa che incide in modo cospicuo sui costi fissi».

La Madonnina di via Quadronno è finita sui settimanali degli ultimi cinquant'anni e ha fatto da sfondo alle foto delle mamme celebri: da Gianna Nannini e Michelle Hunziker e Silvia Toffanin. Lì sono nati i figli di parecchi calciatori, da Paolo Maldini a Ronaldo e di imprenditori. La storica clinica, elegante quanto un albergo extra lusso, fu voluta nel 1958 dallo Ior. All'inaugurazione fu presente Giovanni Battista Montini che da lì a poco sarebbe diventato papa Paolo VI. Per parecchi anni ebbe un azionariato di soli medici. Fino a che, negli anni Settanta, fu rilevata dal gruppo Ligresti. Solo recentemente è stata acquistata dal gruppo San Donato.

Oltre 12mila metri quadrati dedicati alla libera professione medica in numerose specialità, 131 posti letto e uno staff di circa 300 collaboratori fra medici, infermieri e ausiliari. Fra queste la Maternità, al piano numero 7, che dopo un periodo di stop ha riaperto e dato i natali dal 1992 a oggi a 7.345 bambini. Al posto delle sale parto e delle stanze per le neo mamme, verranno allestite nuove sale operatorie di ultima generazione e verrà potenziato il servizio di diagnostica per immagini, che già dispone di macchinari di ultima generazione (Risonanza magnetica a 1,5 Tesla, Tac a 64 strati) e di tutte le attrezzature in grado di eseguire indagini radiografiche, mammografie, ecografie ed esami ecodoppler.

A determinare lo scenario che ha spinto a chiudere i battenti definitivamente «hanno contribuito le condizioni avverse del

mercato all'interno del quale operano le case di cura private - spiegano al gruppo San Donato - Mercato che ha visto crescere la concorrenzialità del servizio maternità erogato da ospedali pubblici e privati accreditati.

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