Gravissimo incidente stradale ieri mattina lungo la A4 Milano-Torino, all'altezza di Marcallo con Casone e poco prima dell'uscita di Arluno, in direzione di Milano: quattro persone sono morte e altre due sono rimaste gravemente ferite dopo il tamponamento di un furgone contro un'auto, avvenuto attorno alle 9.45. Hanno perso la vita così quattro operai di origine pakistana, residenti nel Torinese, che stavano andando al lavoro: due di 30 anni, uno di 35 e un 44enne. Due i feriti: il quinto pachistano, un 30enne, che nello scontro ha rimediato dei traumi multipli e portato in codice rosso all'ospedale di Niguarda a bordo dell'elisoccorso: l'altro, rimasto colpito in maniera molto più lieve (si potrebbe dire che è rimasto praticamente illeso) è il conducente del furgone, un italiano 49enne, portato in codice verde all'ospedale Fornaroli di Magenta.
Sul luogo dello scontro automobilistico sono arrivati due elicotteri, cinque ambulanze e l'automedica, mentre le indagini e la ricostruzione dell'accaduto sono affidate alla Polstrada Milano Est. Per permettere i soccorsi e i rilievi da parte della polizia stradale, il tratto di autostrada interessato è stato chiuso al traffico e si sono formati circa sette chilometri di coda nel tratto fra Novara Est e Arluno, in direzione Milano.
Gli operai viaggiavano a bordo di una Toyota Yaris. La vettura avrebbe prima tamponato un altro mezzo in seconda corsia e poi si sarebbe spostata sulla terza corsia, probabilmente decelerando: dopo pochi secondi sarebbe arrivato da dietro un furgone Ford Transit che ha centrato l'automobile. Solo intorno alle 16.30 è stata completamente riaperta la circolazione su tutte le corsie in entrambi i sensi di marcia.
Sarebbe questa la prima ricostruzione dell'incidente: il pm di turno aprirà un fascicolo per omicidio stradale. La Toyota Yaris potrebbe essere dotata di una cosiddetta «scatola nera», che nel caso fornirebbe elementi utili sulla dinamica dell'incidente. Nell'inchiesta si controllerà anche la possibilità che gli operai non indossassero le cinture di sicurezza. Andrà accertata, inoltre, attraverso consulenze cinematiche, la velocità a cui viaggiava il furgone.
La Commissione europea ha pubblicato a fine marzo i dati preliminari sulle vittime della strada per il 2021. Si stima che circa 19.800 persone siano morte in incidenti stradali lo scorso anno. Si tratta di un aumento di 1.000 decessi (+5%) rispetto al 2020, ma rappresenta ancora quasi 3.000 decessi in meno (-13%) rispetto al periodo pre-pandemia nel 2019.
Le strade più sicure sono in Svezia (18 morti per milione di abitanti), si legge nel rapporto Ue, mentre la Romania (93 per milione) ha riportato il tasso più alto nel 2021. La media dell'Ue è stata di 44 morti in strada per milioni di abitanti.
Sulla base dei dati preliminari, nove Stati membri (Danimarca, Germania, Irlanda, Cipro, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo e Svezia) hanno registrato il numero più basso mai registrato di vittime della strada nel 2021.
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