La morte di Carlotta Benusiglio non ha ancora un perché. E gli inquirenti stanno provando in tutti i modi a rispondere alle domande su un presunto suicidio che da subito ha suscitato diversi dubbi. Le indagini degli investigatori della Squadra mobile, coordinati dai pm Alberto Nobili e Antonio Cristillo, vanno avanti.
La stilista 37enne è stata trovata impiccata con una sciarpa a un albero in piazza Napoli all'alba del 31 maggio. I primi risultati dell'autopsia sembrano confermare che la giovane donna si è tolta la vita. Ma la Procura, che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti, ha disposto una serie di ulteriori accertamenti. Anche perché familiari e amici di Carlotta escludono l'idea che volesse morire. Sotto la lente c'è, tra l'altro, la versione del fidanzato che ha visto la ragazza anche poche ore prima della scomparsa. I pm e i genitori hanno inoltre nominato consulenti esperti per le analisi tossicologiche e del Dna. Queste ultime serviranno per individuare eventuali tracce di altre persone sul cadavere della 37enne. Oggi verranno incaricati formalmente dalla Procura Andrea Piccinni, genetista forense, e Marina Caligara, tossicologo, mentre la famiglia Benusiglio ha scelto Marzio Capra, anche lui genetista forense e già consulente dei familiari di Chiara Poggi e di Massimo Bossetti. Tutti gli esperti lavorano all'Istituto di medicina legale. I tre dovranno fornire nuovi elementi scientifici che si aggiungeranno a quelli già emersi venerdì scorso con l'autopsia: i primi esiti hanno confermato che la morte è avvenuta per uno «strangolamento suicidario» e che non ci sarebbero tracce che portino a pensare a un omicidio. Sul corpo non c'erano segni di violenza.
Il fidanzato di Carlotta è stato sentito a lungo dagli inquirenti, come gli altri testimoni. Al momento l'uomo rimane «persona informata sui fatti». Ha raccontato di essere stato con la compagna in un paio di locali a bere quella sera, di aver litigato con lei come accadeva spesso (a suo carico ci sono anche diverse denunce da parte della stilista per violenze) e di averla accompagnata vicino a casa in piazza Napoli, ma di essersene poi andato con un taxi.
Sono al vaglio anche i filmati delle telecamere della zona e sono in corso gli accertamenti sulle celle telefoniche per trovare riscontri alla versione del fidanzato. L'intenzione è di fare chiarezza, senza lasciare alcuna ombra di dubbio, su quanto accaduto quella tragica notte.CBas
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