Continuano, a sorpresa, le indagini sulla morte di Carlotta Benusiglio, la stilista 37enne trovata impiccata a un albero di piazza Napoli all'alba del 31 maggio 2016.
A ottobre il pm Antonio Cristillo aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta contro ignoti per istigazione al suicidio. Per Cristillo, non erano emersi elementi che provassero la presenza di altre persone sul luogo della morte, che sarebbe stata causata da «impiccamento autoinferto». Né erano stati trovati appigli contro il fidanzato di Carlotta, Marco Venturi, che l'aveva vista per ultimo la sera prima della tragedia. Venturi, su cui è poi stata aperta un'indagine parallela per i presunti episodi di stalking e lesioni ai danni di Carlotta, aveva raccontato di una serata concitata, di liti e molto alcol. Ma di averla lasciata sotto casa, non lontano dal luogo del ritrovamento, e di essersi allontanato. La famiglia della vittima, con i legali Gian Luigi Tizzoni e Pier Paolo Pieragostini, si era opposta all'archiviazione, chiedendo più verifiche sul corpo, sul Dna di Venturi e di un altro uomo trovato sulla giovane e sull'ipotesi di una morte conseguenza di «omissione di soccorso durante un gioco erotico pericoloso come il bondage».
Ora la novità, anticipata da Repubblica e confermata dalla Squadra mobile che ha preso in carico le indagini: il fascicolo è passato al pm Gianfranco Gallo (Cristillo è stato trasferito) e il caso non è chiuso. È stato anche risentito il fidanzato, che assistito dal legale Andrea Belotti si è avvalso della facoltà di non rispondere.CBas
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