Strade groviera per le buche. Il Comune mette una "toppa"

Nevicate, piogge, freddo: asfalto killer in tutta la città di Milano. Dal 2016 riparazioni azzerate, ora 3mila interventi

Strade groviera per le buche. Il Comune mette una "toppa"

Non funzionano nemmeno i rattoppi. La questione buche sta travolgendo l'assessore alla Mobilità Marco Granelli, precipitando l'immagine della Milano efficiente verso il basso: come dimostra un caso di via Pellegrino Rossi 68, neanche gli interventi di emergenza durano più di qualche giorno. Una buca è stata segnalata, aggiustata e in breve si è riaperta. Ma le segnalazioni arrivano dal centro alla periferia via Santa Margherita, via Plezzo, via Stefanardo da Vimercate, viale Sarca, giusto per citarne alcune.

I dati poi disponibili sul sito del Comune fotografano la situazione: un drastico calo degli interventi di manutenzione. Si è passati dai 341 messi in elenco nel settembre 2016, ai 14 registrati da novembre 2017. Nelle ultime settimane, il freddo siberiano ha girato il dito nella piaga aggravando una situazione già compromessa, ma nemmeno i 3mila interventi dei 15 giorni appena trascorsi hanno sortito effetto. Anzi come dimostra la buca di via Pellegrino Rossi la fretta è stata cattiva consigliera: se anche le 13 squadre messe in campo da Palazzo Marino sono intervenute mediamente 15 volte al giorno, non hanno risolto il rischio per la sicurezza di chi le strade le usa. Ciclisti, automobilisti e motociclisti per una volta sono tutti inferociti. Sull'albo pretorio è possibile trovare una serie sempre più lunga di cause intentate dai cittadini contro l'Amministrazione comunale per i danni subiti da cose o persone a causa di carreggiate e marciapiedi dissestati.

I motivi di questa disorganizzazione sono stati i più disparate: l'assessore alla Mobilità ha provato a scaricare la responsabilità sul nuovo codice degli appalti, ma voci interne all'Amministrazione dicono che dell'appalto della manutenzione ordinaria prima ci si è dimenticati e poi si è assegnato a un'azienda in cui un titolare non aveva il casellario in linea con le nuove norme. Ovviamente si è dovuti ripartire accumulando ritardi. Granelli però su questo aspetto non risponde, l'assessore è noto per essere tipo che non risponde alle richieste di consiglieri e cittadini. «Fu attivissimo scherzano in piazza Scala quando a Bruzzano scipparono una sua parente».

Le critiche arrivano da ogni parte: «Il comportamento dell'assessore Granelli è stato indegno attacca Enrico Turato, consigliere del Municipio 9 di Fratelli d'Italia perché con questa mancata manutenzione si è creato un groviera di città mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini».

«Trovo ridicolo che l'assessore chieda aiuto ai cittadini sottolinea Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia qui i contribuenti pagano 1,4 miliardi di tasse e 300 milioni di multe che potrebbero essere investiti nella manutenzione: si dovrebbe riprendere la vecchia abitudine di quando si rifaceva un ottavo delle strade milanesi all'anno». «Bisognerebbe avere dei controller di municipio spiega Samuele Piscina, presidente leghista del secondo municipio da regolamento dovrebbe essere una prerogativa nostra, ma non ci hanno assegnato il potere per farlo».

I controller, una volta si chiamavano stradini, sono però sempre più rari. Inoltre non c'è solo il maltempo: anche i cantieri tanto apprezzati perché simbolo di una città vitale e in cambiamento hanno le loro responsabilità. In particolare quelli delle metropolitane che necessitano di mezzi non adatti alle strade cittadine.

I cittadini però non possono fare più di tanto, oltre a sentirsi più vicini ai romani, anche loro vittime di strade bucherellate e sempre più pericolose: l'indirizzo di posta elettronica T.InfraReclami@comune.milano.

it insieme a ContattaMI sono i sistemi più rapidi per veder arrivare una squadra del Comune. Anche se via Pellegrino Rossi dimostra che non sempre significa immediato intervento. Il problema dunque si è semplificato da quando Walter Valdi cantava La busa noeva, ma è tutt'altro che risolto.

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