A dirla tutta, gli elementi del giallo non mancano. Troppe cose non convincono. A partire da una serie di segnali premonitori. Con un vecchio cliente un po' eccessivo, una Vespa sparita e subito ritrovata, il mistero dell'ufficio che doveva essere segreto ma tanto segreto poi non era. Ed è proprio riflettendo su certi dettagli, certe stranezze, che Andrea Liconti (nella foto), 34 anni e 30mila follower su Instagram (andrea_liconti), quel furto da 60mila euro di merce nel suo negozio non se lo spiega proprio. «Era sabato sera, il 5 febbraio, c'era il derby Inter-Milan, ma anche la finale del Festival di Sanremo. Chiaramente nessuno ha sentito nulla, i ladri hanno agito indisturbati: dopo aver forzato la saracinesca si sono portati via almeno 60mila euro di merce. Ma la polizia ha scoperto anche un tentativo di effrazione della porta blindata dell'ufficio dove conservo effetti importanti, nel cortile. Insomma questi ladri sapevano tante, troppe cose. E poi avevano una chiave che devono aver trovato da qualche parte, che risultava persa e forse non lo è mai stata...».
Via Plinio 5, zona Buenos Aires/piazza Lima. Sull'insegna rossa c'è scritto in giallo «Must Have» (vintage, hi-tech & luxury) che declinato al femminile (ma anche al maschile) significa tanti begli oggetti griffati, preziosi e chiaramente à la page. Andrea ha raccontato del furto postando qualche storia su Instagram. E la domanda nasce spontanea: «Ma non è che Instagram li ha favoriti questi ladri?». Lui scuote la testa e assicura: «Per noi il web è un grande volano pubblicitario». E poi lui i follower li tratta come amici. «A volute mi insultano anche, ma gli haters fanno parte del gioco». O no?
«Sono successe cose strane nei giorni immediatamente precedenti il furto: un vecchio cliente che arriva spesso in auto con il figlio si è permesso di mettermi le mani le cassetto, ha fatto lo smargiasso e poi, prima di sparire, ha creato grande imbarazzo e confusione tra le commesse. E poi c'è la storia della mia Vespa. Ho lasciato sopra le chiavi dopo averla parcheggiata davanti al negozio. Saranno passati al massimo una manciata di secondi, sono uscito e «puff», all'improvviso non c'era più. Allora ho postato il tutto su Instagram. Dopo 48 ore ho ritrovato la Vespa, c'era dentro tutto, anche un paio di occhiali da sole griffati, mancava solo il porta chiavi...».
E allora? Per Andrea il furto è stato il «coronamento» di una serie di «avvertimenti» sfociati nella razzia. E insiste: «Quei ladri sapevano troppo». Ma sarà andata proprio così?
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