Sul cammino per "Golosaria" dolci, navigli e oratori antichi

L'evento enogastronomico è un'occasione per esplorare anche la provincia. Alla scoperta di osterie e oasi verdi

Sul cammino per "Golosaria" dolci, navigli e oratori antichi

I l Viaggiatore Goloso approfitta, nomen omen, di «Golosaria 2019», da domani 26 a lunedì 28 ottobre al MiCo di Fieramilanocity, per qualche buon consiglio. Il percorso che faremo è interessante anche per quello che offre come arte, cultura e svago. Se vi interessano solo i prodotti li potrete trovare a «Golosaria», altrimenti seguiteci lungo le luci dell'Est-Sud-Est di Milano. Cominciamo facendo una ricca colazione alla Boutique del cannolo di Giuseppe Blando a Pioltello. Superato lo sconcerto per l'uso del vocabolo «boutique», veniamo premiati da ottimi dolci siciliani, su tutti, ovviamente, il cannolo, inebriante a cominciare dalla cialda croccante come si deve. A pochi minuti dal casello di Cavenago troviamo l'Osteria della Buona Condotta che è ben condotta, appunto, da Matteo e Nicoletta Scibilia con calda accoglienza, bravura e sensibilità per le materie prime. Ecco quindi le acciughe di Sicilia con pan brioche e burro di panna, la scaloppa di foie gras cotta nel passito, i missoltini di Domaso con tortino di polenta, la crema di fave con le cicorie, trippa e foiolo in umido, bottaggio d'oca. Notevole la scelta di dolci e formaggi.

A questo proposito è fruttuosa la sosta all'azienda agricola Mapelli di Cambiago. Partita dalle mucche da latte, ora produce ottimi formaggi, dalla ricotta al primo sale, dalla crescenza alla mozzarella. I formaggi chiamano i salumi, inevitabilmente, e quindi ci spingiamo fino a Covo, in provincia di Bergamo, per i salumi Agripig della famiglia Bergamaschi. Nata nel 1993, trasforma i suini allevati all'interno dell'azienda in singoli tagli (lonza, braciola, costine, coppa), insaccati stagionati (salame nostrano, cacciatore, campagnolo) e insaccati di stagione (cotechini, soppresse). C'è anche una selezione di formaggi locali, sottaceti, sottoli, olio, vino, riso e farina per polenta. Ci siamo appesantiti? Ma no. In ogni caso può essere utile una passeggiata nell'interessante Riserva Naturale Regionale del Naviglio di Melotta, 181 ettari, compresa tra i comuni di Casaletto di Sopra, Romanengo e Ticengo in provincia di Cremona. Il Naviglio di Melotta, che l'attraversa longitudinalmente, dà origine a scarpate, ambienti golenali e boschi. Qui si trovano molte specie, anche insolite per pianura. Non è insolito trovare, invece, nella pianura lombarda delle aziende produttrici di caviale, come Adamas. La chiave del successo tra nella cura per il benessere e la crescita naturale degli storioni, nel rispetto per l'ecosistema circostante e nella filiera corta e controllata. Poco sale e molto gusto, nelle sei tipologie di caviale custodite dalle eleganti e colorate lattine sottovuoto da 30, 50, 100 e 250 grammi. La prelibatezza è rappresentata dal Golden, le uova del rarissimo storione albino: color bianco-oro, sapore delicato con eleganti note fruttate. In mezzo alla pianura si fanno incontri inattesi, come l'Oratorio di San Biagio a Rossate nella campagna lodigiana: di architettura bramantesca, è stato restituito al suo antico splendore grazie ad un abile restauro che ha valorizzato tracce significative della decorazione pittorica.

Riavvicinandoci a Milano, incrociamo il Birrificio Pratorosso. Le sue birre nascono nei campi coltivati di Cascina Gaita, dove si raccoglie l'orzo distico, che viene poi maltato e trasformato in birra. Dalla filiera corta, ecco birra Chiara, per antipasti e aperitivi; Bionda, ottima per pesce e formaggi freschi; Gaita, altra chiara da malti d'orzo e frumento miscelati tra loro; Scura, con sei malti d'orzo diversi, impagabile con cioccolato e cacao; Rossa, carica il giusto per un pranzo carnivoro.

A questo punto scendiamo fino a San Colombano al Lambro, per scoprire il vino di Milano. Nel 1987, 18 produttori del territorio firmarono l'atto di costituzione del consorzio. Con il contrassegno di San Colombano, ecco il Bianco da uve chardonnay e pinot nero e il Rosso, da uve croatina, barbera ed uva rara, che è prodotto sia da bere subito - in versione anche frizzante, volendo - oppure fermo per un medio/lungo invecchiamento.

Non distanti da qui, al termine del nostro bel viaggio goloso ispirato da «Golosaria», ecco le terme di Miradolo. Racchiuse in un parco di 10 ettari, ci consentono una pausa rilassante nelle loro acque ricche di virtù. Qui ci immergiamo, per recuperare le forze, pronti per una nuova avventura.

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