Tramezzini ghiacciati, se non surgelati, con maionese e una sottile fetta di formaggio. «Sporcato» da mezzo pomodorino schiacciato: questo il pranzo, se così si può chiamare, servito ieri e oggi ai 65mila bambini delle materne e delle elementari della città. Cibo definito «immangiabile» dalle educatrici stesse, e non conforme. A causa dell'assemblea sindacale per le giornate di ieri e oggi (l'assemblea è stata «spalmata» su due giorni, dividendo la città in due macro aree) indetta da Cgil Cisl e Uil della funzione pubblica enti locali e Sgb per il personale inquadrato con il Contratto funzioni enti locali e comunicata all'azienda il 31 ottobre, non sono stati preparati nemmeno i pasti di emergenza per mancanza di personale.
Così le diete sanitarie ed etico-religiose, 10mila in tutto, non sono state fornite perché «non è disponibile un prodotto che possa essere somministrato a tutti gli utenti con dieta speciale, sia soprattutto perché il personale che quotidianamente si occupa della preparazione, confezionamento e identificazione delle diete speciali sarà appunto in assemblea e quindi non disponibile» faceva sapere Milano Ristorazione settimana scorsa. In questi casi («fortunati», viene da dire) i bambini si sono portati il cibo da casa. Non così per gli altri - se l'azienda fornisce comunque un pasto non è possibile portare cibo da casa - che ieri si sono trovati, avvolti in un fazzoletto di carta, tramezzini ghiacciati con maionese e una sottile fetta di formaggio, non meglio identificato. I più fortunati anche un pomodorino, non certo di stagione, spappolato. Sulla carta avrebbero dovuto essere due tramezzini farciti con mozzarella e pomodoro ma tant'è: il personale delle scuole ha segnalato il pranzo come non conforme per via della maionese che può scatenare allergie. Perfettamente in linea invece con il new deal dell'azienda il budino al cioccolato equosolidale. I genitori e le famiglie indignate nel primo pomeriggio hanno cominciato a tempestare il web con lamentele, foto, note di indignazione.
Per altro l'Rsu ieri specificava che l'assemblea fosse rivolta esclusivamente al personale con contratto Enti locali: «Ciò significa che una buona parte di dipendenti (con contratto turismo) sarà presente sul posto di lavoro e avrebbe potuto produrre un pasto di emergenza e adeguate diete sanitarie ed etiche per tutti gli utenti. Altresì il pasto poteva essere distribuito perché l'assemblea non è rivolta né ai trasportatori né alle scodellatrici. Il vero problema non ci sembra tanto il tramezzino - scrive la rappresentanza sindacale unitaria - che sicuramente non affamerà nessuno, né il fatto che chi ha una dieta si porti il cibo da casa, quanto piuttosto la scelta aziendale di organizzarsi, seppur informati dell'assemblea già dal 31 ottobre, sospendendo le derrate.
Non possiamo non evidenziare quanto sia poco veritiero quanto affermato dall'ufficio stampa di Milano ristorazione dove si narra della ipotetica difficoltà di reperimento di idonee derrate e della mancanza di personale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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