La tribù di Twitter clicca: «Ecco la Milano che vorrei»

La tribù di Twitter clicca: «Ecco la Milano che vorrei»

Milano? Una città da scoprire, da portare in trionfo oppure da buttare al fiume. La parola al popolo di internet, pardon di «Twitter» che, per la comunità della rete, dicesi servizio gratuito di social network che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri. Ebbene ieri è appena sbarcata in città «Twittastorie», l'iniziativa realizzata da Telecom Italia in collaborazione con Show Reel, che vuol mettere a nudo l'Italia attraverso i commenti o le storie della tribù del social network. Lo stesso, per intenderci, che oggi hanno l'abitudine (forse un tantino abusata) di utilizzare i nostri politici per esternare su tutto lo scibile. Mettendo spesso in crisi giornali e agenzie di stampa. Stavolta però Twitter avrà lo scopo nobile di raccontare la quotidianità metropolitana attraverso gli occhi dei cittadini. Il progetto approda sotto la Madonnina dopo un tour che ha già toccato altre città - Roma, Genova e Napoli - riscuotendo l'entusiasmo del popolo della rete. Da oggi a Milano, ma anche a Bologna e Bari, scatta la gara per la «twittastoria» più intrigante. Sì perchè, in base al regolamento, il più suggestivo ed efficace «racconto di Internet» di ogni città verrà trasformato in un video dai Manetti Bros (Bologna), Asia Argento (Milano) e Paolo Sassanelli (Bari). Per partecipare al concorso, conditio sine qua non è conoscere il mezzo, ovvero twittare nello spazio di soli 140 caratteri, inserendo le proprie «Storie di Internet» online tramite Twitter (con l'apposito hashtag #Twittastorie) o «postarle» sull'apposita tab della pagina ufficiale di Telecom Italia di Facebook (www.facebook.com/ TelecomItaliaOfficial).
Pronti via. La gara parte ora e la scadenza sarà il 9 novembre. Gli organizzatori non dubitano del successo che l'iniziativa avrà anche nella città della moda e del design. Le smanie di protagonismo e la prospettiva di un proprio in rete faranno il resto. «La maggior parte delle persone, almeno una volta, hanno avuto un'idea grandiosa per un film, ma non sapendo come fare hanno rinunciato... grazie al TwittaStorie ora potranno prendersi la loro rivincita personale» dicono.
Ad eleggere i 140 caratteri più rappresentativi sarà la regista, attrice e sceneggiatrice Asia argento che, ispirata dal concept vincente, realizzerà un esclusivo video da sessanta minuti». Le prime twittastorie non hanno tardato ad entrare in rete. Come quella di Luigi Schettini che descrive così poeticamente: «Sui ponteggi di restauro del Duomo gli operai iniziarono a parlare lingue a loro sconosciute. Babele 2012». Minimalista. GarretMcK invece ecoverseggia: «Sbirciando mentre una signora esce dal suo palazzo in una strada grigia, scopro una giungla di verde in cortile». Ottimista. WriterCopy invece si dedica all'acqua: «Il naviglio iniziò a danzare. Acqua fuori. Caos dentro. Disequilibrio. Una bambina stava soffiando sull'acqua». Più metropolitana LeaVinci: «Ritmo di rumore metallico da rotaie del metrò.

Cacofonia di suoni di cinque musici viandanti. Benvenuti nella Milano underground». Crepuscolare, infine, Pj_Fotografo: «Una città grigia e piena di contrasti sociali, tempio della moda e della finanza e di tanta immigrazione disperata». Pronto a candidarsi?...

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