La Triennale: "Vogliamo rinsaldare il legame tra il Salone e la città"

Presentata la mostra sulla storia della Fiera. "Nuova collaborazione con il circuito off"

La Triennale: "Vogliamo rinsaldare il legame tra il Salone e la città"

La Triennale sarà l'hub del Salone del Mobile in città: merito della forte offerta culturale, legata al Museo del Design Italiano rinnovato, delle mostra su Magistretti e dell'esposizione inedita degli arredi di Casa Albonico di Carlo Mollino, che grazie a una straordinaria operazione di preservazione del patrimonio pubblico sono stati dati in comodato a Triennale dalla Direzione Regionale Musei della Lombardia.

È dedicata alla storia del Salone del Mobile la mostra che sarà prodotta da Triennale per l'evento che, in una veste inedita, «Super», si terrà sotto le vele di Fuksas a Rho dal 5 al 10 settembre, curata da Mario Piazza al primo piano del Palazzo dell'Arte. Un percorso che si snoda dal 1961, data della prima edizione della Fiera internazionale del Mobile, a oggi, attraverso prodotti, allestimenti, video, fotografie, sceneggiature e documenti che hanno coinvolto almeno quattro generazioni di creativi. «Chiunque sia stata almeno una volta a Milano per il Salone ha un ricordo di una coda, una festa, un evento. Ecco, la mostra vuole essere un omaggio alla memoria di tutti i milanesi e a tutti i creativi e i visitatori che sono stati a Milano in quell'occasione» racconta Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano. Piazza ripercorre l'evoluzione della fiera sotto il profilo della comunicazione, degli eventi, delle mostre e degli spettacoli che accompagnavano le varie edizioni della fiera. «Il lavoro in sinergia tra l'archivio del Salone del Mobile e quello della Triennale ha permesso di far emergere un arcipelago di contenuti - spiega Sammicheli - in ogni ambito disciplinare. Il nostro obiettivo è scatenare l'attaccamento e l'affezione dei milanesi e più in generale dei visitatori del Salone in un momento così delicato. Vogliamo ricordare al mondo il primato del sistema Italia e la qualità della nostra produzione dopo due anni di stop». Un'operazione consapevolezza: «L'Italia ha sempre battuto la strada, è un modello di riferimento e questo va ricordato al nostro Paese e comunicato all'estero».

Negli ultimi anni c'è stato un po' di attrito tra Salone, Fuori Salone e le istituzioni culturali del settore che erano un po' marginalizzate: «L'incontro di una settimana fa con il sindaco Beppe Sala è servito a ricucire i rapporti - spiega Sammichele -. A settembre ci sarà un calendario comune, la stessa comunicazione proprio nell'ottica di un sistema coeso tra tutti gli attori coinvolti nell'evento. Di diverso ci sarà la volontà di stare insieme e di fare sistema». Ci lasciamo quindi alle spalle i distretti del Fuori Salone, negli ultimi anni fortemente brandizzati...«Inaugureremo un nuovo modello di collaborazione, anche in vista del Salone di aprirle che sarà la sessantesima edizione». E questo era proprio uno degli obiettivi di Stefano Boeri, presidente della Triennale e curatore del SuperSalone: cercare una nuova sinergia e collaborazione tra le due realtà perchè non si portino via visitatori a vicenda, come accaduto appunto negli ultimi anni. «Cosa vi aspettate dal Super Salone? Le aspettative sono molo alte - conclude Sammicheli - abbiamo fatto un enorme investimento culturale, consapevoli di voler dare un esempio di concordia, collaborazione e volontà di fare tra imprese, istituzioni, scuole e politica».

Punta molto su settembre, mese della ripresa della città, anche il sindaco Beppe Sala: «Tutti abbiamo una gran voglia di ripresa, e il settembre milanese sarà straordinario, sperando che la situazione pandemica ce lo permetta.

Avremo il Salone del Mobile, la moda, MiTo la Pre-Cop. Conto moltissimo su settembre per la mia città e per questo invito tutti a tenere comportamenti corretti» affinchè tutti gli eventi si possano svolgere in sicurezza.

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