TuttoFood e Host fanno il pieno di espositori e visitatori

Luca Palermo, ad di Fiera Milano: "Finalmente si rinasce. Rivedere questi padiglioni pieni è una grande soddisfazione". I saloni internazionali dell'agroalimentare e dell'ospitalità in corso a Rho fino al 26 ottobre tornano quasi ai livelli pre-Covid

TuttoFood e Host fanno il pieno di espositori e visitatori

"Finalmente si rinasce. Rivedere questi padiglioni pieni è una grande soddisfazione. C'è molto entusiasmo attorno a Host e TuttoFood che tornano in presenza con Meat Tech. FieraMilano è tornata al centro di un ecosistema di imprese, di buyer e di visitatori professioni che arrivano da tutto il mondo per vedere le eccellenze del made in Italy del campo dell'agroalimentare e dell'accoglienza che sa regalare”, le parole di Luca Palermo, ad di Fiera Milano fotografano alla perfezione il ritorno in campo delle manifestazioni dedicate a food e ospitality - con HostMilano leader mondiale - aperte fino al 26 ottobre e segnano uno spartiacque preciso: dopo più di 20 eventi espositivi da settembre TuttoFood e Host segnano “la” ripartenza.

Motivo: tutti padiglioni del polo espositivo di Rho occupati da 2700 espositori con presenze estere da 43 Paesi, file ai cancelli d’ingresso, corsie affollatissime per tutta la giornata d’apertura, incontri d’affari, delegazioni di buyer. Fiera Milano è tornata compiutamente sulla scena internazionale. "Stiamo vedendo un accesso in fiera che ci sta sorprendendo: in termini di espositori quest'anno abbiamo riempito i padiglioni e stiamo andando oltre le nostre aspettative anche dal punto di vista dei visitatori. Pensiamo che questa sarà un'edizione che si avvicinerà ai livelli pre Covid perché la gente ha voglia di tornare", aggiunge Palermo che fa notare come le filiere produttive sono le grandi protagoniste di questa edizione 2021 e spingono l’export.

Dalla materia prima al prodotto, dai macchinari ai servizi fino al digitale, nei padiglioni si viaggia nel mondo dell’innovazione che un valore aggiunto di 11,3 miliardi di euro per l’economia del Paese. Quest’anno in soli sei mesi Fiera Milano realizzerà 30 manifestazioni, in linea con la strategia industriale che punta a fare di Milano un hub fieristico mondiale, in particolare nei settori di punta per il made in Italy e di riferimento di chi dall’estero viene ad esporre nel grande hub milanese, il quarto d’Europa.

Non a caso il convegno inaugurale era intitolato Innovazione e Sostenibilità per l’industria del Food perché le aziende italiane hanno ormai compreso che la sostenibilità non è greenwashing ma è un investimento a tutto campo che permette di sviluppare il business e far crescere le esportazioni soprattutto se si ragiona in un'ottica di filiere. Secondo dati Doxa, il 50% degli italiani dice di essere disposto a pagare di più per acquistare un prodotto sostenibile, ma, mentre il 91% conosce il concetto di sostenibilità, solo il 34% ritiene di averne una conoscenza efficace. Il 72% dei consumatori, inoltre, considera importante il ruolo dell’innovazione nel facilitare soluzioni più sostenibili. Esistono quindi importanti spazi di crescita per le aziende che investono per innovare e creare prodotti che portano al consumatore un reale valore di sostenibilità.

"Il successo di TuttoFood e Host nasce dalla scelta di aver fatto ripartire le fiere da giugno, perché per fare una fiera importante occorrono mesi di lavoro, e come vediamo i risultati sono molto positivi” ha commentato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia presente al convegno e al taglio del nastro. Il ministro ha anche annunciato la volontà di estendere da tre mesi a un anno il visto turistico per intercettare i nomadi digitali, un turismo che avrà un'importanza particolare come sta avvenendo in altri Paesi, ma se vuoi lavorare in Italia perché l’azienda consente uno smartworking prolungato e se hai un permesso di soggiorno di tre mesi in Italia non lo puoi fare e scegli altre destinazioni”.

"È bello ritrovarci, in presenza, dopo due anni di assenza - ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana -. L’industria agroalimentare occupa un ruolo strategico per la crescita del Paese e per la promozione dell'eccellenza italiana nel mondo, anche se per affrontare le sfide del futuro è necessario investire in sostenibilità, innovazione tecnologica e lotta alla contraffazione, temi che saranno affrontati nei numerosi eventi collaterali alla manifestazione, stimolando un dibattito di alto livello tra gli operatori del mercato". Tra i diversi cambiamenti che la pandemia ha generato nella filiera agroalimentare, emblematico è lo sviluppo dell'e-commerce e della diffusione della digitalizzazione. Il mondo è cambiato - ha proseguito - e per continuare a essere competitive sul mercato le imprese del settore devono adeguarsi al digitale e alla multicanalità. La pandemia ha messo in evidenza anche una maggior attenzione da parte dei consumatori all'italianità e alla qualità dei prodotti e anche su questo occorre fare molta attenzione”, ha spiegato Fontana che ha ringraziato gli espositori "per il coraggio mostrato durante la pandemia. Ggrazie alla vostra qualità, professionalità, e creatività, niente potrà farvi paura".

"Il sistema fieristico italiano e internazionale si sta avvicinando al periodo pre-Covid anche se i flussi turistici intercontinentali in questo momento non sono ancora al livello precedente la pandemia - ha spiegato il presidente di Fondazione Fiera, Enrico Pazzali -. Credo che ci vorranno due o tre anni per tornare ai momenti precedenti, speriamo anche di superarli.

Per le fiere le opportunità offerte dal Pnrr "possono essere molte, soprattutto per quando riguarda le infrastrutture di connessione e dal punto di vista digitale. Il sistema fieristico si deve unire per fare una proposta al Governo per accedere a questi fondi per farlo diventare il più moderno e accessibile".

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