Era arrivato dal Bangladesh a Latina per poi raggiungere l'hinterland milanese appena otto giorni fa. Il fratello, che vive a Cesate, gli aveva trovato un lavoro come bracciante agricolo. Un'occupazione che Sander H., 28 anni, inizierà chissà quando visto che da martedì sera è in galera con l'accusa di violenza sessuale su minore. Proprio l'altroieri, infatti, ha aggredito per strada una bimba italiana appena 11enne e poi ha cercato di abusare di lei. La piccola, che per comodità chiameremo Carlotta, nonostante la pessima esperienza, si è rivelata un vero portento. Ben lungi dal farsi intimidire, infatti, ha sferrato un coraggiosissimo pugno in faccia a Sander, finendo quasi per tramortirlo. E, liberatasi di lui, ha raggiunto di corsa la casa dell'amica a cui stava andando a far visita prima d'incrociare il bruto sulla sua strada, ha telefonato ai genitori e ha raccontato con dovizia di particolari quel che era accaduto. Fornendo una testimonianza importantissima per i carabinieri della compagnia di Rho che così non ci hanno messo molto a rintracciare e arrestare il suo aggressore.
Erano le 18 di martedì quando l'extracomunitario, che non aveva mai visto Carlotta in vita usa, incontrandola per strada, l'ha avvicinata tentando di sfilarle la maglietta e di toccarla. Camicia bordeaux, pantoloncini corti, capelli mori ondulati, Carlotta, la bambina, dopo averlo messo ko, si è impressa nella mente la figura che, probabilmente, non dimenticherà più. I carabinieri lo hanno trovato non molto lontano dal luogo dell'aggressione. Portato in caserma il ragazzo, anche davanti all'interprete, non ha ammesso o negato nulla, chiudendosi in un silenzio ostinato.
Brutta avventura (questa conclusasi con un fermo) anche per una tunisina di 21 anni. Sempre l'altra notte la ragazza ha fatto tardi con un'amica e un amico in piazza IV novembre, nelle adiacenze della stazione Centrale, dove le hanno presentato un marocchino di 32 anni. Sembrava un incontro casuale o comunque una conoscenza come tante. Così, quando la 21enne ha lasciato la compagnia per andare da sola a prendere una bottiglia d'acqua in un distributore automatico di via Tonale, non si è accorta che il nordafricano la stava seguendo. All'improvviso l'uomo le si è parato davanti, armato di un coltello. Quindi le ha strappato il portafogli contenente 350 euro.
Dopo il colpo sono scattate le minacce di natura sessuale: sempre sotto la minaccia del coltello l'uomo ha spinto la ragazza contro una siepe nei pressi della Centrale, si è abbassato i pantaloni imponendole di fare lo stesso. Anche la tunisina, come la piccola Carlotta, però, è riuscita a divincolarsi e si è rifugiata in un hotel di via Gasparotto, dal quale alle 3.10 del mattino e con l'aiuto del portiere ha chiamato la polizia.
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